"Le sanzioni non sono la strada Credito d’imposta su commissioni"

"Puntare asimmetricamente sulle sanzioni non giova ai processi di modernizzazione del sistema dei pagamenti". È il commento di Stefano Bernardini, che boccia l’anticipo delle multe sul mancato obbligo di Pos anticipato al 30 giugno invece che al 2023. La richiesta: un intervento sugli oneri. "La diffusione dei pagamenti elettronici - commenta - va perseguita mettendo in campo scelte decise di abbattimento delle commissioni e dei costi a carico di consumatori e imprese, a partire dal potenziamento dello strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente e prevedendo la gratuità dei cosiddetti micropagamenti. Non da ora noi chiediamo una riduzione generalizzata degli oneri legati all’accettazione dei pagamenti elettronici in modo da non penalizzare imprese e professionisti tenuti al rispetto degli obblighi normativi".

"Solo così - fa notare - la moneta elettronica sarà accettata, evitando che, anche se solo nella percezione, sia solo un regalo al mondo finanziario. Da sempre condividiamo l’obiettivo di andare verso l’uso del Pos con aiuti concreti alle imprese. Un percorso che i Governi che si sono avvicendati parevano accettare. Ora invece si sono anticipate le sanzioni. Ripeto: senza un intervento vero sulle commissioni, oltre il regime sanzionatorio dunque, sarà difficile raggiungere l’obiettivo".

"Certo, è più facile lavorare sulle sanzioni - conclude - ma non può essere l’unica strada. Veniamo da due anni molto complicati, ora che vediamo la ripartenza il Governo deve impegnarsi a sostenere questa fase. Da questo punto di vista cashback e lotteria degli scontrini, ad esempio, non servono".