Le minoranze: "Giù le mani dall’asilo nido"

Da Piccini, capogruppo di ’Per Siena, ai Socialisti fino all’ex sindaco Valentini, l’opposizione fa quadrato contro la privatizzazione

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Continua a tenere banco la decisione del Comune di privatizzare i servizi all’asilo nido ’Le Biciancole’. Pierluigi Piccini, capogruppo di ’Per Siena, interviene infatti sul suo blog, criticando la Giunta De Mossi e, in particolare, l’assessore Paolo Benini: "Abbiamo appreso dall’assessore che da qui in avanti le privatizzazioni effettuate dal Comune si chiameranno “gestioni pubbliche indirette” – scrive Piccini –. Cerchiamo di partire da questo concetto per vedere che l’atteggiamento tenuto dall’amministrazione De Mossi è estremamente contraddittorio sugli indirizzi presi, in particolare nel rapporto tra pubblico e privato".

Citando anche il caso-Robur e la posizione del sindaco su Mps, Piccini va dritto al punto: "La privatizzazione dell’asilo fa seguito a una riduzione del personale in questo settore. La pianta organica e le assunzioni vanno in tutt’altro indirizzo, ma non contemplano l’istruzione (per la quota a carico del Comune). Eppure si tratta di un settore strategico e per questo non andrebbe mai depotenziato – si evidenzia – cosa che di fatto sta avvenendo a Siena. Perché se fosse vero l’assunto di Benini, si sarebbe dovuto assistere a un potenziamento del settore nella sua fase progettuale e di indirizzo per poi dare a terzi la gestione del servizio accompagnata da grandi capacità di controllo: non il disarmo a cui stiamo assistendo".

Duro l’intervento del Partito Socialista Italiano: "La scelta dell’amministrazione comunale di privatizzare gli asili nido sembra interpretare un chiaro indirizzo “ideologico di destra”, andando a liberalizzare un servizio pubblico alle famiglie che peraltro nella nostra città ha sempre ricevuto apprezzamenti – tuona la Federazione provinciale Psi di Siena –. Questa scelta viene fatta, così viene da pensare, con il preciso scopo di favorire quegli interessi economici privati che, grazie alla Giunta De Mossi, vogliono adesso gestire un importante business. Attendiamo con preoccupazione di valutare, dalla prossime mosse dell’amministrazione di centrodestra, se tali progetti troveranno ulteriori conferme. Auspichiamo che i consiglieri comunali che si rifanno al riformismo, si oppongano apertamente a tale scelta dell’amministrazione".

Non meno polemico sulla privatizzazione dell’asilo nido l’ex sindaco Bruno Valentini, Pd: "Non è il primo Comune italiano a farlo, ma forse è il primo a farlo senza motivazioni economiche o di carenza di personale. L’amministrazione ha un bilancio florido e sta procedendo a decine di assunzioni in tutti i settori. Inoltre avevano garantito ai genitori (e ai sindacati) che ci sarebbe stata una concertazione preventiva. E’ una campagna ideologica che svela il reale profilo di un sindaco che ha finto di essere “civico”".

Cristina Belvedere