L’AutoPalio ’interrotta’, la rabbia delle imprese

Dopo i sindaci in trincea intervengono la politica e le associazioni di categoria

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Al secondo dei 240 giorni previsti per i lavori sull’Autopalio, mentre i sindaci sono sul sentiero di guerra e i social sono già pieni dei racconti da girone dantesco di chi ha dovuto avventurarsi sul raccordo, la politica comincia a muoversi per cercare di mitigare l’impatto dei cantieri sul traffico. Cantieri che non sono solo quelli della Siena–Firenze, ma anche quelli sul nodo fiorentino della A1 e sulla Fi-Pi-Li, i cui effetti sommati rischiano di spaccare in due l’Italia. Si muove Sinistra Civica Ecologista, parlando di condizioni inaccettabili ed annunciando l’intenzione di chiedere l’intervento del ministro delle infrastrutture Giovannini.

"Le condizioni attuali di A1 e Autopalio non sono accettabili – affermano in una nota i coordinamenti Chianti Siena del partito – la Toscana non può accettare le condizioni in cui versano due infrastrutture strategiche. L’Autopalio è praticamente una sola corsia, ma con continui restringimenti e scambi di carreggiata che ostacolano il percorso e lo rendono estremamente pericoloso; il cantiere dell’Autosole è un forte disagio per migliaia di pendolari, lavoratori, aziende".

"Autopalio con cantieri, A1 con cantieri e il casello di Impruneta chiuso. Un ingorgo perfetto, certamente non dovuto al fato". Ci va giù duro, il presidente di Cna Firenze Metropolitana, Giacomo Cioni. "I disagi per i cittadini e i lavoratori sono enormi, idem per le imprese – prosegue – Come parlare di ripartenza, se ai problemi accumulati in 16 mesi di pandemia, si aggiungono i costi imposti dal caos dei collegamenti? Qualche esempio: se i trasporti impiegano più tempo per le consegne, l’impresa deve trattenere al lavoro i dipendenti oltre l’orario consueto, con straordinari che, di questi tempi, gli imprenditori non si possono permettere. Stessa cosa dal versante delle imprese di trasporti: tratte più lunghe richiedono più carburante, con costi che, neppure in questo periodo di crisi, sono stati mitigati da un alleggerimento delle accise".