Siena, il Palio su La 7. Ecco perché ha cambiato canale

L’intesa tra il sindaco De Mossi, il presidente del Consorzio Carapelli, il rettore del Magistrato Morelli e il vicedirettore della rete Foschi "Diretta televisiva per 4 anni, 540mila euro in totale pari a 67.500 euro a Palio. Il telecronista sarà Pardo, affiancato da Mazzini"

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di Pino Di Blasio

Prima i dettagli che mancavano all’anticipazione de La Nazione sul Palio in tv che andrà in diretta su La7, in base a un rapporto di collaborazione più ampio che riguarda Rcs Media Group e Rcs Sport. Il contratto della durata di 4 anni frutterà al Consorzio Tutela del Palio 540mila euro, pari a 67.500 euro per ognuno degli 8 Palii dell’intesa, che scadrà nel 2025. Nel caso ci fosse uno Straordinario, La7 verserà altri 67.500 euro. Il telecronista della Carriera, almeno a luglio, sarà Pierluigi Pardo, voce e volto noti del calcio e dello sport in tv, passato da Sky a Mediaset e poi a Dazn, conduttore del programma tv Tiki Taka, e voce nel videogioco sul calcio ’Fifa’, che spopola da anni sulle playstation e Nintendo. Pardo sarà affiancato da Giovanni Mazzini, che negli ultimi anni è stato co-conduttore per la Rai con Annalisa Bruchi.

"L’unicità di Siena e del Palio è storia, e la storia siamo noi. La7 e il Gruppo Rcs hanno saputo cogliere questa unicità, mettendo a punto con il Magistrato delle Contrade e il Consorzio per la Tutela del Palio un progetto che va oltre la trasmissione dell’evento. E’ una grande occasione per il Palio e per La7, noi siamo come l’Angelus Novus di Paul Klee che vola in avanti guardando indietro". La citazione è collegata anche all’interruzione del rapporto con la Rai, sul quale né il sindaco né i priori delle Contrade vogliono soffermarsi. Anzi, il rettore del Magistrato Gianni Morelli ha voluto ringraziare la Rai "che con professionalità ci ha accompagnato in questi anni, facendo conoscere il Palio in Italia e nel mondo".

Tocca ad Antonio Carapelli, presidente del Consorzio per la tutela del Palio, rivelare tutti i retroscena dell’intesa. "Non è stato facile, anche perché il consiglio d’amministrazione è cambiato da due mesi e si è trovato di fronte lo scoglio dell’accordo televisivo da rinnovare. Abbiamo sondato diversi network televisivi, ma siamo rimasti colpiti dal grande interesse e dalla serietà dei dirigenti de La7. Non solo hanno soddisfatto in pieno le nostre aspettative economiche e di durata del contratto, ma hanno anche garantito quella soluzione di continuità della diretta del Palio, senza interruzioni pubblicitarie o di slittamenti per altre trasmissioni, come chiedevamo. Ora possiamo pensare ai prossimi quattro anni in modo più sereno. La diretta streaming della telecronaca de La7 sarà a livello internazionale sulle piattaforme del gruppo Rcs".

Gianluca Foschi, vicedirettore della rete, numero due dopo Andrea Salerno che sarà a Siena nei giorni del Palio, entra in dettagli ancora più circostanziati. "La prima diretta, quella del Palio del 2 luglio, partirà alle 17. Ovviamente prepareremo dei servizi di avvicinamento, ma la produzione dell’evento sarà messa a punto per i prossimi Palii. Vogliamo raccontare tutto quello che c’è nel Palio e attorno alla Festa, la nostra intenzione è dare un taglio al racconto che risvegli la passione nei telespettatori. Quali sono le nostre aspettative? Vogliamo superare Rai2, abbiamo già un accordo con il direttore Mentana per far slittare il tg nel caso che la Carriera vada per le lunghe".

Per quanto riguarda il service televisivo e la produzione delle immagini, sarà sempre il Consorzio a gestirlo con le medesime persone, anche se sotto un nome diverso. Nella Sala delle Lupe il convitato di pietra è la Rai, con la sua offerta ritenuta inaccettabile. La tv di Stato ha messo sul piatto solo 35mila euro a Palio, la metà de La7, e avrebbe offerto anche la trasmissione su Rai5. Per giorni ha imposto un ’prendere o lasciare’, quando si sono accorti che c’erano altri network interessati, i dirigenti Rai hanno cercato di riaprire la trattativa. Ma era troppo tardi.

Ci sono altri due aspetti positivi legati all’intesa con La7. Il primo è che il dato Auditel non sarà più una discriminante: anche perché d’estate tutti gli eventi vengono seguiti sui telefonini o sui tablet in spiaggia. Il secondo è che, essendo un network privato, non deve dare per forza voce a qualunque gruppo di animalisti voglia attaccare il Palio. In nome di un male interpretato servizio pubblico che fa pesare le minoranze chiassose più delle maggioranze silenziose.