"La Soprintendenza disponibile al confronto"

Gabriele Nannetti e i progetti sui grandi contenitori del centro storico. "Incontri in calendario per Palazzo Sozzini Malavolti"

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di Pino Di Blasio

Gabriele Nannetti, soprintendente ai beni archeologici, artistici e paesaggistici di Siena, Arezzo e Grosseto, è alle prese con le pratiche del Piano Nazionale di ripresa e resilienza. Ci sono fondi in ballo, i progetti per il futuro possono attendere. Ma ha ben presente che quelle pratiche per i grandi contenitori vuoti nel centro storico di Siena, i sogni di rinascita e di nuova vita per immobili storici e di pregio, potrebbero diventare di colpo priorità da affrontare.

"L’elenco dei palazzi che mi ha fatto - è la replica del soprintendente - ha bisogno di un’analisi molto più attenta rispetto a una lettura veloce e a colloqui con i funzionari della Soprintendenza. Come criterio generale, posso confermarle che questa Soprintendenza si rende disponibile al confronto con i soggetti interessanti e alle verifiche che ci spettano funzionalmente".

Non è una risposta burocratica. Il soprintendente ribadisce che tutti i progetti saranno vagliati senza chiusure, verificati se rispettano i vincoli e i dettami dei codici sui Beni culturali. Ovviamente il confronto varrà per i palazzi notificati. "Ho dei dubbi, ad esempio, - aggiunge Nannetti - che il palazzo di via Stufa secca, l’ex sede di Bankitalia, riguardi questi uffici. Mi sembra che abbia meno di 60 anni, quindi non rientra nell’ambito di applicazione dei codici". Il condizionale è legato all’attesa di controllare le pratiche.

Sono due i capitoli più importanti del dibattito. E riecheggeranno anche in consiglio comunale domani, quando si dibatterà del piano operativo. "Su Palazzo Sozzini Malavolti - rivela il soprintendente Nannetti - ho provato a parlare con i funzionari che si occupano dei vincoli e dei progetti di recupero. Le posso anticipare che lunedì 29 ho in calendario un incontro con il tecnico che segue la vicenda. C’è un pregresso che non conosco, avrò modo di fare riscontri e documentarmi a fondo sulla questione. La proprietà dell’immobile di via Pantaneto ci ha chiesto un incontro la settimana prossima. Sarà quella la sede in cui affrontare molte questioni". L’ex sede dell’Università per Stranieri, finita tra le proprietà delle società immobiliari legate a Bnp Paribas, è stata già teatro di una baruffa istituzionale tra Comune e l’ex soprintendente Andrea Muzzi. Con Palazzo Pubblico che aveva parlato di grande investimento sfumato e la soprintendenza che aveva ribattuto di non aver visto nessun progetto. Stavolta sembra che i nuovi investitori abbiano le idee più chiare sui vincoli e sui destini di un palazzo che contiene arredi disegnati da Fantastici.

"Anche sul Santa Chiara - aggiunge il soprintendente - ho acquisito le prime informazioni. All’interno dell’ex distretto militare c’è il fortino di Baldassarre Peruzzi che ha un valore particolare. C’è un protocollo d’intesa sul compendio immobiliare, per quanto ne so veniva utilizzato come sede di rappresentanza. Sul Palazzo delle Papesse, infine, ho bisogno di più tempo per documentarmi. In termini di prospettiva, posso solo confermare la disponibilità al confronto".

Sono due questioni molto complesse: Bankitalia ha messo in vendita il Palazzo delle Papesse, il termine per le offerte scade a dicembre. Sul Santa Chiara gli interessi degli investitori, più che ai vincoli della Soprintendenza, sono frenati dalla possibile durata della concessione demaniale.