La sfida di Marrocchesi Marzi "Sono io l’uomo del territorio"

Il candidato civico sostenuto dal centrodestra è pronto a un confronto pubblico con gli avversari politici

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"Un confronto pubblico con Letta? E’ dal 10 maggio, giorno della mia candidatura, che lo chiedo. Lui mi ha risposto che era disponibile e che mi avrebbe fatto sapere dove e quando. Io sono ancora in attesa... ". E’ pronto al duello Tommaso Marrocchesi Marzi, imprenditore del vino di formazione civica, sostenuto dal centrodestra nella corsa alle suppletive per la Camera. Nonostante in questi giorni sia impegnato a programmare i prossimi due mesi di vendemmia, Marrocchesi sta continuando a spron battuto la campagna elettorale in tutto il Collegio. "Le uniche condizioni che pongo sono che il primo confronto pubblico sia solo tra i candidati che si battono effettivamente per il Collegio, cioè me e Letta, e che l’iniziativa si svolga a Siena. In una seconda fase, possiamo farne un’altra in Valdichiana, magari a Cortona anche con Rizzo".

Per nulla intimorito dalla discesa in campo di due ’big’ della politica nazionale, Marrocchesi ironizza: "Il segretario nazionale del Pc è rimasto l’unico a difendere falce e martello, nonostante siano state distrutte dalla storia – rimarca –. Mi fa fare un viaggio nel passato, quando la scheda elettorale era ancora in bianco e nero. La sua è una battaglia ideologica, non basata sulle istanze del territorio. E’ l’ultimo dei comunisti".

Quanto a Letta, "siamo profondamente diversi: io sono l’uomo del territorio, preoccupato per il dissesto delle strade, le scuole chiuse e i pinti danneggiati". E ancora: "E’ mancata in questi anni una cinghia di trasmissione politica tra il territorio e il Parlamento – aggiunge –. Io mi batto per un piano territoriale che si occupi delle infrastrutture, del Polo di Scienze della vita e della sanità. La mia è una visione a lungo termine, che parte dalle sciatterie e dalle negligenze delle amministrazioni locali, da sempre impegnate a nascondersi dietro il muro della burocrazia". E qui l’affondo: "Letta non si fa raccontare la verità dai suoi sindaci perché, ammesso e non concesso che la comprenda, equivarrebbe a denunciare le carenze amministrative dei primi cittadini Pd".

Ma Marrocchesi non si ferma qui: "Letta non è un grande statista, ma un prodotto ectoplasmatico. Il mio plauso al sindaco De Mossi che lo ha incontrato, dimostrando correttezza istituzionale. La stessa cosa non posso dire di alcuni sindaci del territorio a cui avevo chiesto un incontro. Pochi hanno accettato di vedere il candidato di centrodestra".

Cristina Belvedere