La pronipote di Mussolini querela Scurati

Nel primo volume della trilogia ci sarebbero passaggi non corrispondenti alle verità storiche. La procura archivia ma c’è opposizione

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di Laura Valdesi

SIENA

Il ’New York Times’ l’ha definito "una vera e propria lezione di antifascismo sotto forma di romanzo". Un caso letterario ‘M. Il figlio del secolo’, libro di Antonio Scurati, docente di Letterature comparate e creative writing all’Università Iulm di Milano, insignito dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica dal presidente Mattarella. "Primo volume di una trilogia su Benito Mussolini – si legge nel sito dello scrittore – destinata a raccontare la storia italiana dal 23 marzo 1919, giorno della fondazione dei Fasci di combattimento, fino al 1945. ‘M’. si chiude col discorso pronunciato il 3 gennaio 1925 alla Camera dei deputati, instaurazione della dittatura dopo la crisi politica determinata dall’omicidio di Giacomo Matteotti". Ma questo volume, vincitore del Premio Strega 2019, che ha saputo appassionare una nuova generazione di lettori tanto da essere adottato dai programmi scolastici ed essersi imposto al centro di un vasto confronto accademico ma anche mediatico, televisivo e social, è oggetto di un’inchiesta. Perché una pronipote di Benito Mussolini che vive a Sinalunga – figlia di Guido nato da Vittorio, uno dei 5 figli del Duce – si è rivolta alla procura. E ha presentato una querela nei confronti di Scurati per diffamazione. Nel libro sarebbero, a suo dire, contenuti dei passaggi non corrispondenti a verità storiche relativamente al bisnonno. Ad indagare è stato il pm Siro De Flammineis, che ha sentito anche lo scrittore. Ed ha concluso formulando una richiesta di archiviazione al gip Alessandro Buccino Grimaldi. Ieri alle 10 nell’ufficio del giudice si sono trovati gli avvocati perché c’era l’udienza per l’opposizione all’archiviazione presentata dalla pronipote di Mussolini attraverso l’avvocato Paolo Lorenzini. "Non faccio alcuna dichiarazione", si limita a dire uscendo dalla stanza del gip. "Nella sua richiesta il pm è stato chiaro – evidenzia l’avvocato Francesco Maccari, in rappresentanza del difensore romano di Scurati, il collega Lorenzo Contucci – sottolineando che il testo è agganciato a numerosi supporti storici e una curvatura interpretativa rientra nel libero esercizio dell’attività letteraria".

L’ultima parola spetta adesso al gip Buccino che potrebbe dichiararsi incompetente e trasmettere tutto a Milano, dov’è la sede legale della casa editrice Bompiani, per competenza territoriale. Intanto il 23 settembre scorso è uscito il secondo volume della trilogia.