La nuova rotonda con ’bretellina’ Progetto per il traffico a Siena nord

L’elaborato del Comune previsto come ’opera compensativa’ per aprire un supermercato nell’area di Fontebecci

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È un progetto ambizioso, e complicato, che una volta realizzato è destinato a cambiare volto alla porta d’accesso a nord alla città, a Fontebecci. Un nodo viario che regolarmente, nelle ore di punta, presenta molte criticità.

Ma che in futuro potrebbe essere ripensato radicalmente, con l’obiettivo di favorire lo scorrimento della viabilità. La prospettiva rientra nel progetto di realizzazione di un nuovo supermercato proprio a Fontebecci, nell’area dell’ex deposito carburanti Casini. "Un progetto per una media superficie, ma che deve essere accompagnato da opere infrastrutturali", ha dichiarato a La Nazione l’assessore all’urbanistica Francesco Michelotti. Una compensazione e insieme una possibile soluzione per l’ulteriore aggravio di traffico che un’area commerciale nella zona inevitabilmente determinerà.

Punto focale sarà una nuova strada che collegherà via Giovanni Paolo II, la strada fiume, a via Fiorentina, inserendosi tra l’area del distributore e il monastero e confluendo di fatto nell’attuale rotatoria. Questa dovrà essere modificata rispetto alla sua attuale conformazione, ma soprattutto sarà notevolmente ampliata quella di connessione tra la strada fiume, la Chiantigiana e di fatto l’uscita Siena nord dell’Autopalio. Ulteriore conseguenza, l’eliminazione delle auto dallo stretto passaggio tra la sede storica di Chianti banca e il monastero, definito nelle attuali carte progettuali come ’zona pedonale a traffico limitato’.

"La nuova bretellina risolverà la questione viabilità a Siena nord", ha dichiarato fiducioso Michelotti, certo consapevole che non saranno tempi facili quelli dell’eventuale realizzazione, perché i cantieri interverranno in un’area densamente trafficata. Ma alla fine il risultato potrebbe garantire una svolta, se le rotatorie riusciranno a garantire lo scorrimento veloce.

Altra questione quella dell’inserimento proprio in quella zona di una nuova superficie commerciale (per quanto definita di media grandezza, cioè entro i quindicimila metri quadri), contestata dalle opposizioni come da Confcommercio e Confesercenti, che avevano presentato un’osservazione al Piano operativo proprio su questo. Non saranno tempi brevi, ma con il via libera al documento urbanistico quantomeno la parte più delicata, quella della cornice normativa, sarà definita.