La Giacca dominatrice della prima parte del ’900

Dodici carriere con addirittura sei vittorie per la potente cavalla di Gioacchino Pianigiani

SIENA

Che la pandemia non ci faccia dimenticare certe storie: fra i cavalli che spiccano nella prima parte del novecento troviamo la Giacca: dodici carriere effettuate e vinte la metà. Una media prodigiosa che ci permette di ricordare il suo proprietario Gioacchino Pianigiani, che l’ha tenuta per tutta la sua carriera in piazza, facendola correre in modo misurato, risparmiandola spesso con saggezza. Per non presentarsi male ai contradaioli vince all’esordio. Siamo nel luglio del 1919 e con Cispa va a vincere nel Leocorno nella carriera che vedeva di nuovo la terra in piazza dopo l’interruzione bellica. Picino è il grande favorito nella Chiocciola, parte primo ma Nappa nell’Aquila, con il dente avvelenato per questioni femminili, lo ostacola e lo fa cadere. Dalle retrovie arrivano la Giacca e Cispa e trionfano per Pantaneto. Vince poi scossa, dopo che Picino era caduto, nell’agosto del 1924 nella Chiocciola, ripetendosi poi nella Pantera per il palio di Provenzano del 1926 montata da Bubbolo, portando al successo l’anno dopo Bovino nel Nicchio. Sono gli anni della Giacca: nel 1928 trionfa allo straordinario con lo Sgonfio nell’Onda, vincendo il suo ultimo Palio l’anno successivo di nuovo nel Leocorno con Porcino. Con questo successo lascia in grande stile la piazza. Massimo Biliorsi