"La destra è a un passo dalla storia"

Michelotti e Donzelli spingono Fratelli d’Italia: "Esportare in Regione il cambiamento riuscito a Siena"

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di Orlando Pacchiani

SIENA

"Siamo a un passo da un risultato storico, dopo Siena anche la Toscana può cambiare colore". Alla presentazione pubblica della lista di Fratelli d’Italia, è Francesco Michelotti, commissario provinciale del partito e assessore nel capoluogo, a puntare all’obiettivo grosso. Una prospettiva inedita, per il centrodestra toscano e senese, che per la prima volta affronta una campagna elettorale dalla posizione di governo cittadino.

"Da Siena deve arrivare la lezione della concretezza – precisa a tal proposito Giovanni Donzelli, responsabile nazionale organizzazione del partito – che ha consentito di ottenere quel cambiamento che vogliamo anche per la Regione". Accanto a loro i sei candidati: Barbara Magi, Lorenzo Rosso, Ripalta Daniello, Eros Trabalzini, Angela Bargi, Riccardo Pagni.

"Una lista rappresentativa di varie sensibilità e professionalità", dice Michelotti. Anche da una buona dose di concorrenza interna, a dire il vero, ed è anche su questo che Fratelli d’Italia punta per consolidare una crescita sicura rispetto alle percentuali non esaltanti del passato. I risultati oscillanti tra il 3 e il 5 per cento delle ultime tornate elettorali a vario livello saranno un ricordo e gli ultimi sondaggi con un possibile testa a testa Giani-Ceccardi hanno spinto il centrodestra a tentare con convinzione il colpo storico.

"Ci aspettiamo di dare un buon governo ai cittadini – ha detto Donzelli –, abbiamo le idee chiare per rilanciare la Toscana e dare alla Regione una guida capace di gestire non solo la fase della crisi, ma anche i soldi che arriveranno dopo. Se sarà fatto con logiche giuste e adeguate, la Toscana potrà essere la locomotiva d’Italia". Per Michelotti fondamentale il "lavoro capillare che è stato fatto su tutto il territorio in queste settimane dai candidati. Il partito ha dimostrato di voler imprimere alla politica regionale quel cambiamento che qui è stato possibile realizzare grazie all’azione della giunta".

Tra gli spunti principali del programma, poi sviluppato nei dettagli dai sei candidati, Michelotti ha citato "la necessità di colmare il gap infrastrutturale, che rende difficile raggiungere la nostra provincia, e la riforma urbanistica: la legge 65 deve essere superata, anche perché ha determinato un accentramento di potere nella Regione svuotando quello delle amministrazioni comunali, che devono tornare centrali nella programmazione del territorio, anche superando la doppia conformità". Sul fronte Monte dei Paschi, Donzelli a margine dell’evento ha commentato: "Siamo in generale preoccupati che strutture strategiche e nevralgiche del nostro Paese, come le banche o aziende del settore comunicazioni, possano finire in mani straniere. È importante evitarlo, anche se va fatto in piena trasparenza e senza che questo diventi occasione di sprechi, sempre con un’attenzione al legame della banca con il territorio".

Avanti dunque con l’ultima settimana di campagna elettorale, che era stata anticipata da qualche discussione sull’ipotesi Ceccardi. "Ma noi discutiamo prima, ci confrontiamo, poi troviamo una sintesi e riusciamo a governare insieme. Al contrario del centrosinistra, che non discute prima ma non riesce a governare dopo, basta vedere cosa è successo al governo nazionale con i 5 Stelle", conclude Donzelli.