A Piancastagnaio crescono i positivi ma la ripresa delle attività socio culturali del paese sono riprese così come la vita all’interno delle contrade che sono ripartite con le proprie iniziative e feste tradizionali. È la contrada di Borgo che è in pratica la contrada ancora vittoriosa in quanto vincente l’ultima carriera prima dello stop forzato della pandemia il 18 agosto 2019 con il fantino Walter Pusceddu detto Bighino .
Sabato prossimo infatti la contrada della Pinetina festeggia in presenza il patrono titolare San Giuseppe. Tutte le iniziative pubblicate nella locandina fatta stampare dalla contrada verranno portate avanti anche se si dovranno fare i conti con la ripresa della positività da Covid che come dicevamo ha fatto registrare un brusco aumento dei contagiati (più di 90 secondo il bollettino ufficiale diffuso dall’Asl) contagi che hanno interessato alcuni bambini delle scuole elementari e materne del capoluogo. Per questo l’accesso alle manifestazioni della contrada di Borgo sarà possibile rispettando tutte le misure e disposizioni anticovid. "Sarà una festa – spiega Simone Visconti priore di Borgo – che purtroppo vedrà una partecipazione contingentata sia per quanto riguarda il numero dei partecipanti adulti, sia per la presenza dei bambini che sono parte integrante della festa, e particolarmente per quanto riguarda i battesimi che vedranno una minore presenza".
Ma la festa patronale di San Giuseppe si terrà con il programma religioso e il momento conviviale. "Ci ritroveremo alle 16 alla fontanella di contrada per i battesimi di contrada a cui seguirà alle 16,30 la messa nella chiesa della Madonna delle Grazie celebrata dal Parroco di Piancastagnaio. La serata proseguirà con il ritrovo alla sede in piazza Belvedere dove alle 20,30 si terrà un aperitivo e la cena sociale con l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria di Borgo. "Quest’anno avremo anche l’onore di inaugurare e benedire sia la nuova insegna della sede e la sede stessa. L’opera interamente realizzata in ferro battuto da Massimiliano Piccini".
Giuseppe Serafini