La Civetta e il caso della sbandierata "Risulta inedito per questa giunta"

Pubblicate all’albo pretorio del Comune le motivazioni delle sanzioni per i fatti dei Palii 2022. Carburo fa riferimento alla vicenda Tornasol "ma non possono sovrapporsi", scrivono gli assessori

di Laura Valdesi

SIENA

Com’è cambiato il Palio. E anche le discolpe di Contrade e fantini al Comune. Sembra (sempre di più) di trovarsi di fronte ad atti del tribunale (ordinario) e non della giustizia che valuta i fatti della Festa. Al di là del merito, la prima cosa che balza agli occhi leggendo porzioni dei ricorsi degli accusati pubblicati ieri all’albo pretorio e le motivazioni di ’condanna’ della giunta comunale, è l’abbondante tecnicismo dal sapore legale. "In premessa appare necessario evidenziare come l’esame disciplinare degli episodi – si legge nelle delibere di giunta sui fatti di luglio e agosto – che si pongono in contrasto con le norme del Regolamento assume una connotazione tale da consentire all’amministrazione un esame che risponda esclusivamente alla logica paliesca. Detta premessa serva a sgomberare il terreno da tutte quelle argomentazioni proprie degli ordinari principi e regole che disciplinano il consueto procedimento in qualunque sede". La giustizia, paliesca appunto, è a sé.

Il caso principe era quello della Civetta per Provenzano e del fantino che aveva montato Vankook (poi non ha corso) alla prova generale, Carburo, che per l’ammonizione presa salterà il Palio di luglio. Inutile il tentativo di evidenziare, tra l’altro, da parte di quest’ultimo "numerosi analoghi precedenti che hanno visto fantini di comprovata professionalità soccombere di fronte alla riottosità del cavallo", citando il caso Trecciolino -Tornasol del luglio 2017. "Richiamo che risulta fuori luogo", ribatte la giunta aggiungendo "che non possono sovrapporsi: l’infrazione si è consumata per la mancata osservanza delle indicazioni-disposizioni, commessa da Carburo". Riferendosi a quelle impartite dalla commissione veterinaria "di cui l’autorità comunale è stata garante – anche qui ribatte al fantino che eccepiva l’equiparazione del ruolo dell’èquipe di dottori dei cavalli a quello svolto dal Comune –, sono state disattese eo non correttamente trasmesse dalla dirigenza della Civetta a Carburo, secondo la ricostruzione di quest’ultimo". La giunta in un altro passaggio ’attacca’ rilevando a suo dire dissonanze fra le due versioni. Secondo quanto asserito "alle ore 18.30 del primo luglio da capitano e veterinario del Castellare: cavallo molto migliorato dopo la caduta della terza prova. Adesso, secondo la versione di Carburo, il cavallo era ancora in ’una condizione di forte e incontrollabile stress’. Anche la produzione di un certificato medico di riferimento del fantino parla di escoriazioni dovute alla caduta, per cui l’evidente contraddizione porta a ritenere non fondato quanto asserito e ininfluente sulle conclusioni finali". Solo uno spaccato delle motivazioni della giunta che certo faranno (molto) discutere.

Ci vorrebbe un papier per dettagliare i motivi per cui la Civetta si è vista rigettare ogni argomento, a parte ottenere il dimezzamento dei Palii di stop per il barbaresco: 5. Rileva tra gli altri aspetti il fatto che il Castellare rivendichi come la scelta di non effettuare le consuete sbandierate fosse già stata assunta nel luglio 2009, invocando perciò uniformità di giudizio rispetto al passato quando arrivò una censura e non un Palio di squalifica come adesso. La giunta ritiene invece la Civetta "responsabile del comportamento tenuto dai propri alfieri" e in un passaggio precedente si legge che "il richiamo (fatto dal Castellare, ndr) alla sanzione applicata nel luglio 2009 è da respingere". Infatti "il caso in esame risulta inedito nella valutazione da parte di questa struttura amministrativa" richiamandosi alle delibere del 2018 dove si annunciava che pur "non disconoscendo a priori il passato amministrativo, più o meno recente, appare inequivocabile che l’attuale struttura amministrativa, per tutto il mandato elettorale, possa stabilire, libera da ogni precedente condizionamento sanzionatorio, la sua linea nel trattare argomentazioni sottoposte alla giustizia paliesca".