L’ira di Asor Rosa: "Un obbrobrio, sono indignato"

La reazione dell’ideatore del parco della Valdorcia "Scelta incomprensibile"

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Professor Asor Rosa, come sta?

"Non troppo bene, purtroppo".

La sto chiamando per conoscere l’opinione del padre spirituale del parco artistico naturale della Valdorcia sulla scelta del Sogin sui depositi di scorie radioattive.

"Penso che sia un obbrobrio, una cosa che non esiste sulla faccia della Terra, una mossa incomprensibile da parte di un governo. Abbiamo combattuto per anni per garantire alla Valdorcia e ai suoi dintorni una protezione di livello internazionale, con una forma di tutela conseguente per la bellezza del suo territorio. E adesso scopriamo che si tratta di un luogo adatto per scaricare scorie nucleari. Sono stupefatto e indignato di questa localizzazione".

Come giudica la reazione veemente dei sindaci e della giunta della Regione? Pensa possa essere sufficiente a spingere la Sogin a rivedere la scelta sui siti in Toscana?

"Non sono in grado di valutare la bontà di strategie per rivedere quelle decisioni. Non so nemmeno chi abbia avuto l’idea di localizzare un deposito di scorie in Valdorcia. La risposta dei sindaci è stata perlomeno unanime e molto chiara".

Ritiene che quella Carta sia solo il parto di un ente governativo, di qualche tecnico Sogin?

"L’impressione è quella. E’ come se uno avesse guardato una carta geografica, individuando un’area dove ci sono pochi abitanti. E avesse deciso poi di inserire lì un sito dove scaricare scorie nucleari. Siamo a livelli incredibili sulle motivazioni".

Stando alle rivelazioni, l’unico criterio favorevole in base all’elenco di Ispra per la scelta di Pienza-Trequanda sia la lontananza dalle autostrade.

"Non sapevo di questo criterio di valutazione, mi pare aggiunga un tocco umoristico alle decisioni dell’autorità governativa. Che avrebbe privilegiato di tutelare gli automobilisti che viaggiano da nord a sud, distruggendo un ambiente incomparabile e mettendo a rischio la salute dei suoi abitanti".

Pino Di Blasio