L’Europa premia i vaccini senesi con 46 milioni

Si alza il velo sui progetti di AchilleS Vaccines, finanziati dall’Eu Malaria Fund. La dote più ricca mai erogata per una start up

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Sembrano tornati i tempi della Fondazione Monte dei Paschi che distribuiva milioni a pioggia, nel decennio d’oro dell’autarchia finanziaria in salsa senese. Ma stavolta, anche se la sede è la stessa, Palazzo Sansedoni ha fatto solo da partner, per il finanziamento più ricco mai erogato da un ente europeo a una start up. La AchilleS Vaccines di Riccardo Baccheschi è riuscita a ottenere a Berlino, la sede dell’Eu Malaria Fund, 46 milioni di euro in 5 anni, di cui 10,8 milioni da investire subito. Considerando che la Fondazione Mps ha investito solo un milione di euro in due rate, nel fondo che vede tra i mecenati la Commissione Europea, la Bei e la Bill & Melinda Gates Foundation, è una dotazione record che premia l’ecosistema biotecnologico senese. Stavolta capace di combinare la finanza con la scienza, l’innovazione con una tradizione secolare.

"Il coinvolgimento della Fondazione Mps - ha rivelato il presidente Carlo Rossi - risale all’anno scorso, quando ci chiesero di intervenire nel Malaria Fund, visto che tra i progetti più interessanti e meritevoli di finanziamenti, c’era quello della start up senese. Riscontrammo subito una coerenza con le nostre finalità, siamo l’unica Fondazione di origine bancaria che partecipa al board. E il 3 giugno, alla cerimonia del closing a Berlino, il nostro ruolo si è sentito. Soprattutto perché Siena ha proposto il progetto vincente per debellare la malaria con un vaccino. Ancora oggi muoiono per malaria 400mila persone all’anno, soprattutto bambini".

Anche il sindaco Luigi De Mossi ha voluto enfatizzare la grande capacità di Siena di "promuovere ricerche di alto profilo, una combinazione di intelligenza artificiale e biotecnologie con potenzialità assolute. Grazie a Baccheschi e ai presidenti Rossi e Landi per aver ottenuto un riconoscimento non soltanto economico. Nel campo delle Scienze della vita che è tra quelli che può ricollocare Siena su attività ad alto valore aggiunto".

La parola a Riccardo Baccheschi, il beneficiario di quella dote da 46 milioni di euro. "La genesi di questo progetto è lunga - ha detto il presidente e Ceo di AchilleS Vaccines - è un processo che dura da anni e la fiducia dell’Eu Malaria Fund ce la siamo dovuta sudare. Siamo arrivati primi tra 11 aziende, con noi è stata finanziata l’austriaca Themis Bioscience. E ha pesato anche la componente finanziaria e amministrativa nella nostra società. Nata grazie a cervelli di ritorno, a persone che sono tornate a Siena perché vogliono costruire una storia nuova. Anche Rino Rappuoli, che è stato in grado di cucire tutti i progetti sul Covid e sui vaccini, creando una trama in grado di convincere i mecenati del Malaria Fund, esalta un’idea che poteva germogliare solo qui, a Siena. Speriamo di essere all’altezza delle aspettative".

Il progetto principale del maxi-finanziamento si chiama ’MalOMVax’: la start up punta a sviluppare un vaccino per la malaria in grado di attivare immunità contro più antigeni del parassita e quindi di fornire una protezione ampia e di lunga durata. Fino a novembre, però, AchilleS Vaccines parteciperà anche al progetto ’MAbCov19’, l’acronimo dietro il quale si cela il team degli anticorpi monoclonali, guidato da Rappuoli e dalla dottoressa Claudia Sala. "Stiamo mettendo a punto una piattaforma tecnologica per lo sviluppo di vaccini sostenibili, in tempi rapidi e con bassi costi di produzione. Contiamo di portare il prodotto in fase clinica prima della fine dell’anno" ha spiegato Riccardo Baccheschi, puntando sulla commistione con l’intelligenza artificiale.

Malaria, Covid-19, e progetti per vaccini contro l’antibiotico-resistenza, il fronte aperto sempre da Rappuoli, che in Tls ha inserito il suo team. "Questo è il riconoscimento più consistente all’ecosistema senese che conferma e la sua leadership a livello mondiale. Quando si parla di vaccini - afferma Fabrizio Landi, presidente della Fondazione Tls - si parla di Siena. Se avessimo continuato a sviluppare le tecnologie produttive che hanno consentito di avere milioni di dosi di vaccino anti Sars, oggi saremo più tranquilli. Gli spazi sono già pronti per i laboratori, esiste un tema in Tls, aspettiamo da mesi un finanziamento dal Ministero, 4 milioni di euro per riattivare lo stabilimento Gsk. Solo dopo che arriveranno, potremo fornire garanzie produttive".