"L’augurio alla città: ritrovarsi tutti insieme"

Il priore Lombardini rivendica: "Le Contrade sanno come comportarsi anche con le regole che la storia ora ci impone"

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di Laura Valdesi

SIENA

Le voci nel rione, il brulichio dei contradaioli che entrano in Piazza Provenzano. Scaldano il cuore. Poi l’inno della Giraffa, i canti della gente. E le note rielaborate di ‘Jambo’, la canzone di Giusy Ferreri colonna sonora della vittoria del 2 luglio 2019. Siena c’è. Ed è viva. Il virus che ha rivoluzionato la vita di tutti non ha cancellato la gioia di chiudere, seppure 14 mesi dopo e due Carriere annullate, i festeggiamenti per il successo di Tittia su Tale e quale. Per qualche ora è stato (quasi) come tornare un anno indietro, quando l’emergenza sanitaria non esisteva, per i 350 che si sono seduti nel salotto buono giraffino tornando ad essere comunità non solo nel cuore e con la mente ma anche di fatto. Una Cena del Piatto che ha chiuso i festeggiamenti di una vittoria raccontata nei filmati che scorrevano sul maxi-schermo durante la serata. E che i contradaioli hanno trovato nella chiavetta usb regalo dell’evento. Momenti "in stile Giraffa", ha sottolineato il priore Bernardo Lombardini che ha colto l’occasione per sottolineare come le Contrade "sanno comportarsi anche applicando regole che la storia impone. Dobbiamo adeguarci adesso per poterci ritrovare quanto prima tutti insieme, questo l’augurio che faccio alla città".

"Concludiamo un anno contradaiolo che ne è durati due, con un’estate 2019 fatta di aggregazione e condivisione rispetto ad un 2020 di distanziamento e allontanamento sociale. L’opposto della vita del rione", le parole del capitano Stefano Casini. "Nella stagione in cui si è parlato poco o nulla di cavalli, corse e fantini, Tittia – ha proseguito – è stato con noi a luglio ed agosto. C’è anche per la Cena del piatto. E spero che resti vicino alla Giraffa in futuro tornando a indossare il giubbetto anche se tutti sanno che è un big di Piazza. Perché è bravo ma è anche una grande persona. Ai miei contradaioli l’augurio che il 2021 assomigli più al 2019 che al 2020". "Un anno duro – le parole prima dell’inizio della festa di Tittia – ma guardiamo avanti per recuperare quello che quest’anno è andato perso".