"Sono io il Remigio di Pinocchio"

L’87enne Mauro Bucci racconta la sua esperienza nel film di Garrone girato in larga parte a La Fratta

Mauro Bucci, 87 anni, di Sinalunga

Mauro Bucci, 87 anni, di Sinalunga

Sinalunga (Siena), 10 gennaio 2020 - Il film 'Pinocchio' torna a far parlare di sé. Questa volta però al centro dell’attenzione non c’è la Fratta, dove è stato in gran parte girato, bensì un sinalunghese, Mauro Bucci, 87 anni computi da poco, fisico asciutto e nonostante l’età uno sguardo birichino che nel film di Matteo Garrone ha interpretato Remigio, il vicino di casa di Geppetto. Come è caduta la scelta su di lei? "Una casualità – racconta Bucci nella sua abitazione di Sinalunga –. Un giorno di mercato nella primavera dello scorso anno, mentre ero insieme ad alcuni amici, si avvicinò una ragazza e nonostante il nostro scetticismo, fece alcune foto di gruppo, dichiarando che cercava volti per il film ‘Pinocchio’. Un mese dopo, il regista che mi aveva individuato nella foto, mi convocò sul set. ‘Cercategli un vestito che gli possa star bene e un cappellaccio perché è l’uomo perfetto per fare Remigio’, disse Garrone al mio arrivo sul set".

Quando chiediamo come nasce la passione per la recitazione Mauro ride: "Ma quale recitazione – spiega – io nella vita ho fatto prima il meccanico di biciclette e poi per trent’anni l’autista in giro per l’Italia. L’unico accostamento è stato negli anni ’70 quando nei fine settimana facevo l’operatore cinematografico in un piccolo teatro della zona perché sono appassionato di film che vedo molto anche ora. Poi, come mi spiegava Garrone, non conta essere belli o brutti, intelligenti o ignoranti, importante e avere grande spirito, vitalità e spigliatezza". Tra un ciak e l’altro ci sono stati anche momenti di spensieratezza? "Eccome! Una sera mentre stavo per andare a letto mi telefonò Massimo Ceccherini (la Volpe) invitandomi alla Fratta a fare una partita a carte; era però troppo tardi e pioveva e con grande rammarico dovetti rinunciare. E poi – continua - prima di una delle tante riprese, Gigi Proietti (Mangiafuoco) mi disse: ‘Io ti ho rivisto!’ Aveva ragione perché nei primi anni ’60 in uno dei miei frequenti viaggi a Roma scaricai dei mobili presso la mostra gestita dai suoi fratelli e in quell’occasione c’era anche lui. A distanza di tanti anni si ricordava di me! Con Roberto Benigni ho avuto i maggiori contatti proprio per il mio ruolo di vicino di casa di Geppetto e più volte mi ha espresso la sua incredulità sul fatto che non avessi mai recitato in altre pellicole".

La cosa più curiosa? "Quando Pinocchio cerca a gran voce Geppetto che non lo trova, io, invece delle mie due battute programmate, sono uscito completamente dal copione aggiungendo molto di più in maniera del tutto spontanea, entusiasmando però Garrone che ha confermato tutto sul film. E’ stata un’avventura straordinaria - aggiunge - che mi ha fatto conoscere tante persone e una organizzazione perfetta. Ho già visto il film 5 volte e, da non credere, ogni volta, alla fine della proiezione tanta gente che mi conosce mi cerca per fare un selfie e questo è davvero strano per me che negli ultimi trenta anni ho soltanto pensato alla vigna e ai miei olivi. La cosa più singolare è quella che mi hanno fatto interpretare il vicino di casa, io che in realtà vivo in aperta campagna all’estremo margine del paese, al confine con Trequanda e Asciano. Mi sono immedesimato talmente nel mio personaggio che anche ora quando sento chiamare Remigio, mi volto per rispondere!" © RIPRODUZIONE RISERVATA