"Io nella trappola dello spoils system Ho capito tutto dai rinvii del ministro"

L’ex presidente Aime: "Contento del piano strategico e dei fondi ottenuti"

"Io nella trappola dello spoils system  Ho capito tutto dai rinvii del ministro"

"Io nella trappola dello spoils system Ho capito tutto dai rinvii del ministro"

"Sono abbastanza esperto per capire che, quando un ministro a cui chiedi insistentemente un incontro, prima te lo fissa e poi te lo rinvia, è prova inequivocabile che non sei più nelle grazie dei soci fondatori del Biotecnopolo. Sono rimasto vittima del tritacarne dello spoils system". Il professor Silvio Aime parla già da ex presidente della Fondazione Biotecnopolo. E rivela con pacatezza e senza particolare rammarico, le tappe che hanno portato alla revoca e al cambio del consiglio d’amministrazione.

"Evidentemente i ministri - dice Aime - non sono stati disponibili a conoscere i piani di sviluppo della Fondazione che avevo approntato insieme al cda. Ho avuto il primo incontro con il ministro dell’Università Anna Maria Bernini a metà novembre. E’ stata cordiale, ma essendo arrivata da poco al dicastero, ha preso tempo. Il 23 dicembre, assieme al direttore scientifico Rino Rappuoli, abbiamo incontrato il ministro della salute Schillaci. E gli abbiamo illustrato piani e progetti del centro nazionale antipandemico. Il ministro garantì che avrebbe studiato il dossier. Da allora non c’è stato nessun altro incontro".

Qualche giorno prima di Pasqua il ministro della Salute annunciò al professor Parisi la sua conferma nel cda, aggiungendo però che il Governo avrebbe fatto ricorso alla legge Frattini per la revoca di alcuni membri. "Parisi ci informò e fu la conferma di quanto immaginavo - dice ancora il professor Aime -. Il 14 febbraio i dirigenti del ministro Bernini mi fissarono un appuntamento per il 15 marzo. Ma qualche giorno prima lo cancellarono. Penso che il Governo abbia studiato cosa fare del Cnap e del Biotecnopolo. E alla fine si sono convinti che la scelta di Siena era da perseguire. E che Rappuoli e Parisi erano le figure chiave su cui puntare ancora".

"Il mio solo rammarico è legato a una nuova governance decisa da tempo - aggiunge Aime - e non rivelata quando i ministri sono venuti a Siena. Ci sono due membri nuovi nel cda, Parisi e il vicepresidente Polifrone. L’aspetto importante è l’atto di indirizzo firmato dal ministro Schillaci, arrivato il 24 aprile a Siena. Sui 115 milioni che abbiamo chiesto, ne ha stanziati 70. Dando indicazioni al Biotecnopolo sulle cose da fare, persino sulle assunzioni da fare".

P.D.B.