Intesa, sì ai dividendi Ma le nomine slittano

L’assemblea dei soci approva i 3,2 milioni di euro da ripartire tra i Comuni. Nasce un comitato per valutare la multiutility

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Via libera al bilancio, con l’approvazione dei 3,2 milioni di dividendi da distribuire ai Comuni soci, ma rinvio per le partite delle nomine e della multiutility. Ieri l’assemblea di Intesa ha affrontato solo una parte del corposo ordine del giorno, rimandando a una commissione costituita dai sindaci l’approfondimento sul rinnovo dei vertici societari e soprattutto sui passi da compiere sulla strada della mega aggregazione regionale per la gestione dei servizi.

Intesa, uno dei quattro soci di Estra con una quota del 25,14 per cento (gli altri sono Consiag Prato, Coingas Arezzo, Viva Servizi-Ancona), gioca un ruolo importante in questa partita, per questo attende indicazioni chiare da parte delle amministrazioni comunali del territorio. A loro andrà intanto la quota di utili in base alla propria partecipazione azionaria. Estra aveva approvato una distribuzione di 16 milioni di euro di dividendi, a fronte di un utile di 17,7 milioni del bilancio 2021.

Passaggio scontato, questo, mentre sul resto si dovrà attendere. Il cda è attualmente costituito dal presidente Davide Rossi, dalla vice Pamela Fatighenti e da Valentina Samperi; Rosella Terreni è la presidente del collegio dei sindaci revisori, composto poi da Alessandra Pinzuti e Marco Turillazzi. Le valutazioni sulle nomine rientrano comunque in un fisiologico confronto che avviene a ogni scadenza, mentre la prospettiva della multiutility, se andrà davvero in porto, è destinata ad avere conseguenze dirette e profonde sulla gestione dei servizi sei senesi come di tutti i toscani.

L’ipotesi, benedetta dal governatore Eugenio Giani, è sposata da amministrazioni sia di centrosinistra sia di centrodestra e nelle scorse settimane ha avuto alcune accelerazioni, sebbene il dibattito sia sempre acceso per esempio sul possibile sbarco in Borsa già prospettato come possibile per il 2023.

La commissione per la riorganizzazione dei servizi energetici sarà composta da sei o sette sindaci, con David Bussagli di Poggibonsi e un assessore di Siena sicuramente della partita, oltre al presidente Rossi e alle due consigliere d’amministrazione. Tra scelte dei componenti e lavoro istruttorio, finirà l’estate e, di conseguenza, il dossier nomine di Intesa slitta a settembre.