I periti hanno ricostruito il calvario di Zanardi

Il 16 settembre verrà trasmessa alla procura in via telematica, come impongono le regole Covid, la perizia dell’ingegner Vangi

I rilievi sul luogo dell'incidente (foto Di Pietro)

I rilievi sul luogo dell'incidente (foto Di Pietro)

Siena, 12 settembre 2020 - Il tir, la handbike e quella curva maledetta. Il 16 luglio scorso sei ore di foto, sopralluoghi e misurazioni nel tratto della Sp146 che da Pienza porta a San Quirico. Qui il 19 giugno scorso avvenne l’incidente a seguito del quale il campione di coraggio e determinazione, Alex Zanardi, rischiò di morire nell’impatto contro un Iveco Eurostar. A due mesi esatti dalla perizia svolta su disposizione della Procura che indaga sull’incidente verranno depositati i risultati. La ricostruzione compiuta dall’ingegner Dario Vangi a cui si è rivolta per questo delicato compito il pm Serena Menicucci, verrà trasmessa il 16 settembre, ultimo giorno utile dei 60 concessi.

Un invio telematico – così impongono le regole dell’emergenza sanitaria –, niente deposito diretto negli uffici al terzo piano di palazzo di giustizia. I tempi, dunque, per rispondere ai quesiti del magistrato e ricostruire così la dinamica, tratteggiando eventuali responsabilità, verranno perfettamente rispettati dall’ingegnere Vangi. Che la lavorato intensamente al caso, come pure hanno fatto gli altri due consulenti che il 16 luglio scorso avevano analizzato con lui prima l’Iveco, quindi si erano recati a Pienza dai carabinieri dove erano custoditi handbike e casco di Zanardi. Infine sul luogo dell’impatto. Il professor Mattia Strangi di Bologna è stato scelto da Marco Ciacci, l’autista del tir, unico indagato. Un esperto di vicende delicate, visto che si è interessato anche del caso di Nicky Hayden.

La famiglia Zanardi, invece, si è affidata a Giorgio Cavallin. Come sempre avviene in questi casi, entrambi hanno inviato le rispettive risultanze all’ingegner Vangi che, tenendo sicuramente conto del contenuto, ha delineato la ricostruzione a suo avviso complessivamente più corretta di quegli istanti. Uno dei quesiti più importanti, di cui solo dopo il deposito della complessa perizia si conoscerà la risposta, riguarda la posizione esatta del tir immediatamente prima e al momento dell’impatto con l’handbike di Zanardi. Per capire insomma se ci sia stata o meno un’invasione della carreggiata oppure se quel mezzo enorme si trovava dalla propria parte mentre saliva verso Pienza. La procura anche alla luce dell’esito della perizia deciderà le mosse.

Il super-eroe di forza e positività intanto, continua a lottare come un leone dopo che i medici del ‘San Raffaele’ di Milano avevano evidenziato, giorni fa, che "il paziente ha risposto con miglioramenti clinici significativi".