Incendiata l’auto della compagna del candidato, "Mi auguro che il gesto non sia politico"

Siena, distrutta una Fiat 500 posteggiata in via Risorgimento. Riccardo Galligani è in corsa per la Lega

L'auto incendiata

L'auto incendiata

Siena, 6 settembre 2020 - Un incendio di origine dolosa ha completamente distrutto nella notte a Poggibonsi l’auto della compagna di Riccardo Galligani, candidato della Lega alla regionali nella circoscrizione di Siena. Nel rogo sono state seriamente danneggiate altre due auto, parcheggiate accanto a quella della donna.

Sull’inquietante episodio stanno indagando i carabinieri della compagnia valdelsana. Quasi sicuramente il rogo non è riconducibile a motivi politici. Nel cortile interno del condominio dove ha colpito il piromane tra le varie auto parcheggiate c’era anche quella di Galligani, che però è stata «risparmiata»: un particolare importante e che sembrerebbe escludere il gesto di natura politica. 

L’allarme, stando a una prima ricostruzione, è scattato all’una e 40, quando nel cortiletto interno di un palazzo in via Risorgimento, nelle immediate vicinanze del centro di Poggibonsi, le fiamme hanno improvvisamente avvolto la Fiat 500 della compagna dell’esponente della Lega.

Nel giro di pochi minuti sono arrivati sul posto i carabinieri e i vigili del fuoco del distaccamento di Campostaggia, ma le fiamme avevano già «ingoiato» la 500 e stavano estendendosi alle altre auto in sosta. Il tempestivo intervento dei pompieri ha impedito che distruggessero anche una Punto e una Skoda, danneggiate ma recuperabili.

Nel cortiletto dove è scoppiato l’incendio, o comunque nei paraggi, sarebbe stata rinvenuta una bottiglia con dentro tracce di un liquido che sarà sottoposto a rilievi scientifici. Le persone che abitano nel palazzo, qualche secondo prima della comparsa delle fiamme hanno sentito uno strano rumore, ma nessuno, a quanto pare, avrebbe visto nulla di anomalo o di sospetto. 

«È appurato che l’incendio è doloso – afferma Galligani –. Mi auguro che questo brutto episodio non sia collegato alla mia attività politica portata avanti sempre con coerenza e determinazione, ma al momento non possiamo escludere nessuna ipotesi. Non sarebbe la prima volta che io e altri esponenti del mio partito subiamo aggressioni o minacce di morte, come come accaduto recentemente anche a Susanna Ceccardi, quando le fu recapitata una cartuccia di fucile. Gli inquirenti stanno lavorando per accertare le responsabilità e ho piena fiducia nel loro operato».

Le indagini dei carabinieri della compagnia di Poggibonsi, diretta dal maggiore Sergio Turini, coperte ovviamente dal massimo riserbo, vanno avanti a ritmo serrato. Non sono escluse novità di rilievo nelle prossime ore. L’autore dell’incendio potrebbe avere le ore contate.