Lunedì prossimo presso la Sala Fellini del Parco Acqua Santa l’amministrazione comunale ha promosso un incontro con i cittadini e tutti gli operatori economici della cittadina, con particolare riferimento alle attività turistico-ricettive e commerciali, per affrontare il problema delle mancate riscossioni delle bollette Tari e quindi l’ipotesi dell’aumento dell’Imu per gli alberghi, dopo i rilievi della Corte dei Conti. La giunta di Andrea Marchetti fa appello alla partecipazione e al confronto per spiegare la situazione complessa che si è creata e che, secondo alcuni, potrebbe portare ad una strada difficile per il bilancio comunale. La preoccupazione è massima nell’ambito degli albergatori che a gran voce hanno detto chiaramente che è "impossibile pensare a un ulteriore aumento sul comparto alberghiero che già è sottoposto ad una pressione fiscale insostenibile - ha dichiarato il presidente Daniele Barbetti - apprezziamo l’apertura al dialogo ma deve essere trovata un’altra formula per reperire le risorse finalizzate agli accantonamenti obbligatori del Comune". Sempre gli albergatori poi si dichiarano preoccupati per "la tenuta del bilancio Comunale, mentre richiamiamo l’attenzione sul fatto che la Tari è già irragionevolmente alta rispetto alle presenze turistiche". Galoppa l’impagato da parte delle aziende chiancianesi e questo porterebbe inevitabilmente verso una sorta di ‘tempesta perfetta’ insieme alla stretta creditizia; nel primo trimestre del 2023 gli Istituti bancari, infatti, prevedono una flessione della concessione del credito in linea con la peggiore restrizione della crisi dell’eurozona nell’ultimo trimestre. Lo scenario è tale che anche la discussione sulle opportunità Pnrr del ’Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo’, ipotizzato sempre nell’incontro pubblico, corre il rischio di non generare interesse. La misura riguarda investimenti superiori a 500mila euro con un contributo a fondo perduto per la nostra area del 15% ; per la parte eccedete il contributo interviene, nella misura del 50%, la Cassa Depositi e Prestiti con un finanziamento al tasso dello 0,50 e per il rimanete 50% interviene la banca al tasso ordinario. Sicuramente l’amministrazione comunale, decidendo di abbinare le due discussioni, sta cercando di far vedere una prospettiva per risollevare le sorti della cittadina termale che nel 2022 ha superato le 400mila presenza senza raggiungere il mezzo milione; uno dei dati peggiori nella storia moderna della stazione termale. Anna Duchini