Siena, il mattone si risveglia. Gli affari vanno in periferia

Il mercato immobiliare riprende a macinare compravendite. Raffica di richieste per il compromesso fuori dalle mura del centro

Le maggiori richieste arrivano per le zone fuori dalle Porte

Le maggiori richieste arrivano per le zone fuori dalle Porte

Siena, 16 maggio 2022 - La parola d’ordine si chiama ’compromesso’. È quello che chiedono i senesi quando bussano in agenzia immobiliare. Dietro quella parolina si nasconde un desiderio covato durante i due anni di pandemia e che ora, in molti, vogliono rendere realtà: una casa di prima proprietà, non meno di 90 metri quadrati, terza camera e terrazzo o giardino. Fuori da una delle Porte del centro, ma a pochi minuti dal Campo. Così l’immediata periferia sta vivendo una seconda giovinezza. È questa la principale tendenza di un mercato immobiliare in lenta, ma costante ripresa che guarda sempre più oltre le mura. Perché sì, dopo due anni di silenzio, il mattone ha ricominciato a chiamare. "I prezzi – analizza Luca Lorenzetti dell’Immobiliare Marzocchi – sono più bassi del 10-15 per cento rispetto al 2019. Adesso possono essere definiti congrui mentre prima della pandemia in certe situazioni erano lievitati eccessivamente. Il mercato adesso è dinamico anche se non ci troviamo ai livelli pre-Covid come volume di operazioni. Ma è il momento migliore per comprare". E i senesi, questo, l’hanno capito. "Fra i clienti c’è più attenzione alle offerte di qualità. Questo, forse è anche dovuto all’esperienza del lockdown. La nuova tendenza è l’immediata periferia. In passato o si acquistava una casa fra le mura o si sceglieva la campagna, gli immobili a metà strada spesso venivano scartati". Potere, forse dell’effetto-Covid, quando molti si sono trovati segregati in case senza spazi all’aperto o con un solo bagno. Ma chi è che mette mano al portafogli?

«La richiesta di prime case è forte e viene soprattutto da parte di coppie che hanno fra i 30 e i 35 anni grazie anche agli sgravi fiscali offerti dal ’bonus prima casa under 36’". Segnali di una città che si sta rimettendo in cammino, scommettendo sul futuro. "Le zone più richieste – spiega – sono quelle fuori da Porta Camollia, Porta Romana o Porta Tufi. In passato queste zone, se si esclude l’area di Scacciapensieri, era meno ricercate". Ma il borsino degli agenti punta anche Certosa o Ravacciano. "Qui la densità di abitazioni è inferiore e gli annunci, una volta messi, vengono subito intercettati dai clienti". In agenzia stanno cominciando ad affacciarsi anche investitori stranieri. "Si tratta di europei, soprattutto francesi. Loro però puntano il centro storico. Questo è anche sintomo di una città che viene ’letta’ non più come una meta da visitare nell’arco di poche ore, ma come luogo dove ritornare o addirittura abitare. Si tratta di un profondo cambiamento e in questo sicuramente incide la sempre crescente professionalita’ dell’intera categoria degli agenti immobilairi senesi".

Se per le nuove generazioni il mercato punta sempre più extra moenia, il centro fa gola a chi vuol fare affari. "Qui le richieste sono soprattutto di persone che acquistano per poi affittare ai turisti per locazioni a brevissimo termine". E per farlo sfidano anche quote da oltre 4mila euro a metro quadro. "Le aree sono Banchi di Sopra, Banchi di Sotto, via di Città, Provenzano e comuque l’intero centro storico mantiene il proprio fascino e appeal anche per l’acquirente senese. Complessivamente si può dire che ora è il momento di comprare". Sì, ma dove fare un affare vero? "Se adesso dovessi cercare un immobile da acquistare lo cercherei nell’area di Belcaro e Montalbuccio: zone molto vicine alla città, ma in campagna. Sono convinto che questa destinazione nei prossimi anni andrà ad implementarsi e acquistare valore".