"Il taglio di Pfizer complica le cose"

L’assessore Bezzini si vaccina all’hub del Bernino "Richiami da rivedere con 120mila dosi a settimana"

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Si è vaccinato ieri mattina, alle 10 all’hub del Palazzetto Bernino a Poggibonsi l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini. Classe 1969, dopo aver effettuato la prenotazione per fascia d’età sul portale ha ricevuto la sua prima dose di Pfizer. "È una grande emozione - ha commentato l’assessore Bezzini - perché vaccinarsi è importantissimo, per la protezione individuale ma ancora di più per la protezione collettiva. Per consentire alla comunità di fare un passo avanti decisivo, tutti insieme, nel contrasto al Covid".

Al Bernino è stata l’occasione anche per fare il punto sulla campagna vaccinale in Toscana, alla luce dei tagli annunciati sulle dosi Pfizer. "Prima di preoccuparsi, diamo le cifre: in Toscana sono state somministrate - snocciola Bezzini - 1 milione e 800mila prime dosi, 800mila seconde dosi, mezzo milione di toscani si sono prenotati per il vaccino. Sono numeri che suffragano la previsione di arrivare a fine settembre con la maggioranza dei toscani vaccinata. Il ridimensionamento delle forniture Pfizer di luglio, non prevista, ci costringerà a ristudiare le cose. Dovremo garantire tutti i richiami e quante più prenotazioni possibile. Se i tagli alle dosi Pfizer dovessero ripetersi anche ad agosto e settembre, allora potrebbe esserci un problema per vaccinare la grande maggioranza dei toscani".

Dalla Regione parte il pressing sul commissario Figliuolo. "Mi auguro che il commissario faccia chiarezza. E ripistini in fretta le 190mila dosi a settimana di vaccini Pfizer. A luglio ne avremo circa 120mila a settimana, cercheremo di creare pochi disagi. Stando così le cose, sarà più difficile cambiare vaccino per i richiami". Avendo meno varietà di sieri, la vaccinazione eterologa, benedetta anche dal premier Draghi, si complica. "Su AstraZeneca - commenta l’assessore Bezzini - Governo ed esperti hanno cambiato idea sei volte. Il balletto di dichiarazioni disorienta i cittadini, che hanno bisogno di stabilità. Anche perché noi vorremmo sensibilizzare quelle migliaia di toscani che non si sono prenotati, soprattutto cinquantenni e sessantenni. Mobiliteremo medici di famiglia e farmacie, è importantissimo che questa fascia di età decida di vaccinarsi".