Il ritorno in classe è stata una festa per tutti "Non possiamo permetterci scuole deserte"

Il rientro degli studenti negli istituti superiori tra controlli alle fermate e regole rigide in aula. Lo steward: "Macché multe, solo inviti cortesi"

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di Simona Sassetti

Dal 3 marzo 2020 la scuola si è dovuta arrendere al virus. Non aveva altra scelta. Si è trovata di fronte a una nuova triste realtà: aule svuotate di studenti, banchi ’rottamati’ per far spazio ai nuovi monoposto (che in alcune scuole sono appena arrivati), giorni di rientro annunciati e poi rinviati. Si è organizzata per resistere: lo ha fatto dentro ai computer ma anche fuori.

Per questo il primo giorno di rientro è sembrato più uno dei giorni di inizio settembre, quando gli studenti entrano in aula emozionati dopo una lunga estate. Ieri a far loro compagnia, però, ci sono stati anche i volontari, le guardie giurate e gli steward. Si sono trovati alle fermate degli autobus per il progetto regionale ’Ti accompagno’. Fra loro ci sono i volontari del mercoledi al mercato, i buttafuori che qualche studente avrà conosciuto nelle discoteche. In Pescaia, una fermata strategica per il trasporto scolastico, c’è Dario Passanante, guardia giurata. "Facciamo in modo che i ragazzi non creino assembramenti nelle fermate durante l’attesa, invitandoli a prendere l’autobus successivo in caso di necessità – spiega - . Il nostro è un invito a rispettare le regole".

Insomma, nessuna sanzione; solo modi garbati ma fermi, anche perchè in ballo c’è una pandemia. "I ragazzi l’hanno presa bene – afferma Passanante -. Questa mattina non c’è stato bisogno di dare molte indicazioni, mentre il lavoro vero è arrivato all’uscita. E’ più difficile far rispettare loro le distanze mentre aspettano il proprio autobus".

Lo sa bene Tiemme, che adesso con "Ti accompagno" e 40 bus in più potrà sperare di tornare a respirare dopo mesi di continue segnalazioni. "L’integrazione tra il nostro personale distribuito alle fermate principali con il personale coinvolto dai vari comuni del territorio nell’ambito del progetto regionale è stata ottima – afferma il presidente di Tiemme Massimiliano Dindalini -. Ma restiamo in allerta per tutte le segnalazioni che arriveranno da parte degli utenti e dai genitori. Internamente abbiamo predisposto dei bollettini di verifica che vengono redatti sia alla fine del turno di entrata mattutino che alla fine del turno di uscita e nel quale raccogliamo tutti dati sui numeri degli studenti e evidenziamo eventuali criticità da gestire linea per linea".

Per adesso si può parlare di giornata positiva. "Il merito va all’ampio lavoro di squadra che l’ha preceduta – afferma Dindalini -, ci auguriamo tutti che questa giornata possa trovare continuità". A fare un in bocca al lupo agli studenti sul proprio profilo facebook anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: "La scuola è una necessità fondamentale per lo sviluppo e la crescità del nostro paese. Non possiamo permetterci di fermarla – scrive-, è essenziale per divenire donne e uomini consapevoli".

E non vedevano l’ora i 12250 studenti, iscritti ai 26 istituti superiori in provincia di Siena, di tornare a scambiarsi due parole, uno sguardo, un semplice saluto nel corridoio. "La scuola è anche questo – afferma la dirigente scolastica dell’Istituto Sallustio Bandini Floriana Buonocore -. Stamani abbiamo visto studenti entusiasti solo per il gusto di ritrovarsi. Entusiasmo che abbiamo visto anche tra i professori. Certo, per i docenti è forte anche la preoccupazione di far rispettare tutte le regole necessarie per proseguire la didattica in presenza".

"Una bellissima giornata – afferma anche la segretaria generale Flc Cgil Anna Cassanelli - che segna la ripresa di una socialità negata ai ragazzi e che speriamo rappresenti anche il ritorno del tema scuola nell’agenda di governo, perché per ora sono state solo spese parole per far tornare gli studenti in classe. Non ho sentito nessuno parlare della disponibilità economica per poter pagare i supplenti. La scuola funziona anche se il personale viene pagato".