Il rito della Carciofata in piazza con la madrina Ainett Stephens

Il princeps ’Golosino’ dal balcone del palazzo Mps apre le Feriae Matricularum

‘In nomine Bacci, Tabacci, Venerisque’, sono ufficialmente iniziate le feriae matricolarum 2022. È stata la madrina Ainett Stephens, modella e showgirl di origini venezuelane, a recitare la formula d’apertura in occasione della tradizionale carciofata andata in scena ieri in Piazza Tolomei. Affacciatasi dal terrazzino dopo una lunga attesa – quasi a voler richiamare il tanto tempo trascorso dalle ultime feriae, che causa Covid non si svolgevano nel mese di maggio dal 2019 -, la madrina ha rivolto il proprio saluto ai Goliardi.

In piedi sui carri, sulle note dei canti che hanno fatto la storia dei Goliardi senesi e delle loro Operette, carciofo e goliardo alla mano, i giovani protagonisti hanno accolto l’affaccio del Principe Michele Rubini detto ‘Golosino’ e della Balìa – composta da Matteo Cappelli Nofri detto ‘Anna’, Leonardo Ricotta detto ‘Ugo’, Leonardo Capannoli detto ‘Magister’, Leonardo Martelli detto ‘Cooper’, Marco Zanda detto ‘Lazzaro II’ e Bartolomeo Pasquini detto ‘Bello sguardo’ – con il tradizionale lancio, mentre la voce del ‘Prence’ e dei balioti intonava l’inno delle feriae.

Così, come raffigurato nello stemma del PBQS MMXXII, - che ritrae un giovane nei panni del ‘Piccolo Principe’ intento a sorvolare libero i tetti di Siena guidato da un gruppo di goliardi -, le feriae matricolarum tornano a dipingere Siena dei colori della spensieratezza e della libertà, vivi, senza remore e pieni d’allegria. In attesa dell’Operetta ‘A babbo morto – ovvero, E l’eredità andò a Monte’, che andrà in scena per la prima questa sera ai Rinnovati, per le strade di città risuona un motto: ‘Gaudeamus’. Che insieme al ‘Frangar non Flectar’ scelto per l’anno corrente, è capace di condensare il desiderio di un città intera di riappropriarsi delle proprie tradizioni e abitudini. Ideali che potranno essere sí spezzati, ma mai piegati.

Andrea Talanti