Il ribaltone nel cda del Biotecnopolo I ministri cambiano due consiglieri

Revocati il presidente Aime e Lucia Calabrese, al loro posto il rettore Montorsi e Delio Napoleone, ex Cnel

Il ribaltone nel cda del Biotecnopolo  I ministri cambiano due consiglieri

Il ribaltone nel cda del Biotecnopolo I ministri cambiano due consiglieri

di Pino Di Blasio

"Sembra che nei giorni scorsi un Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri abbia revocato alcuni dei componenti del cda del Biotecnopolo di Siena e ne abbia contestualmente nominati di nuovi, evidentemente più graditi alla destra. Si sono confrontati con la città? No. Hanno in qualche modo coinvolto i loro emissari senesi? Neppure, oppure loro non hanno sentito la necessità di condividere le scelte con la città. È nel pieno stile di questo governo, che sta occupando tutti i ruoli di potere, con logiche spesso più legate alla fedeltà che al merito".

Se non fosse stato per un comunicato polemico, firmato dal segretario provinciale del Pd, Andrea Valenti, sarebbe passato qualche giorno prima che qualcuno si accorgesse del ribaltone governativo sul Biotecnopolo. "Si vantano di aver portato centinaia di milioni a Siena, ma il biotecnopolo e l’hub antipandemico - scrive ancora Valenti che critica la destra senese - non sono farina del loro sacco, ma del governo precedente. Loro hanno solo fatto la corsa ad occupare le posizioni di vertice nel completo silenzio istituzionale e politico". Effettivamente quel decreto del 26 aprile del presidente del consiglio dei ministri "di revoca del componenti del cda e di nomina dei nuovi", è stato vidimato dalla Corte dei Conti l’8 maggio. Due giorni prima della tappa elettorale a Siena del ministro della Salute Orazio Schillaci. Che si limitò a dire che aveva confermato il premio Nobel Giorgio Parisi nel cda e che era pronto "a nominare un senese con un bel curriculum accademico come quinto membro, una volta sentita la ministra dell’Università Bernini".

Nessun cenno al fatto che il presidente Silvio Aime, designato dal Ministro dell’Università, e Lucia Calabrese, scelta dal Ministero delle Finanze, in base ai dettami della legge Frattini sulle nomine effettuate sei mesi prima della scadenza della legislatura, fossero stati revocati. Mentre il Nobel Parisi e Gianluca Polifrone, dirigente dell’Aifa, restano consiglieri. Anche se Polifrone ha cambiato ministero designante: dal Mise retto da Giancarlo Giorgetti con Draghi, ora è stato nominato dal Mef retto da Giancarlo Giorgetti nel governo Meloni.

Al posto dei revocati per decreto, sono stati designati il professor Marco Montorsi, scelto dal ministro Anna Maria Bernini, rettore dell’Università Humanitas, almeno fino al 9 giugno, e responsabile dell’Unità operativa di Chirurgia generale, sempre all’Humanitas. E il dottor Delio Napoleone, balzato agli onori delle cronache quando era vicepresidente del Cnel, e il Comitato nazionale Economia e Lavoro rischiava di essere abrogato per la riforma costituzionale di Matteo Renzi.

Molto presubilmente sarà il professor Montorsi il nuovo presidente al posto di Silvio Aime. L’altro che potrebbe essere nominato è Giorgio Parisi, ma ha già declinato l’offerta del precedente cda. Dopo il decreto, il nuovo board dovrebbe riunirsi a Siena e designare i vari organi di governance. Ma è probabile che aspettino il quinto membro del cda, dopo l’ingresso della Fondazione Tls tra i soci fondatori, il senese "con un elevato standing accademico", prima di riunirsi.

Il ministro Schillaci, a fine aprile, aveva anche inviato l’atto di indirizzo alla Fondazione Biotecnopolo, accogliendo le linee del piano strategico disegnato dal presidente Aime e dal direttore scientifico Rino Rappuoli. Come aveva anticipato a La Nazione il professor Aime, Siena aveva chiesto la prima tranche da 115 milioni per il Centro Nazionale antipandemico. Il ministro Schillaci, oltre a dare gli indirizzi e le cose da fare, ha anche stanziato per Siena 70 milioni di euro, visto che sono già passati 4 mesi dall’inizio dell’anno.