"Il polo Gsk a Rosia può servire per produrre altri vaccini antiCovid"

Proposta della Filtem Cgil "Pfizer-BioNtech non copre la domanda, Sanofi in ritardo. Così più posti di lavoro"

"Fa riflettere quanto dichiarato recentemente dai vertici di Pfizer-BioNTech, i quali, quasi a voler lanciare un appello accorato, hanno ammesso di non poter soddisfare in tempi ragionevoli il fabbisogno del vaccino contro il Covid-19 richiesto dai vari Paesi. Ritardi nella fase di produzione e di consegna delle dosi di vaccino che sembrano interessare anche altre aziende fra quelle che hanno già ottenuto le autorizzazioni dai vari organi di validazione". Partendo da questo allarme la Filtem Cgil di Siena invita Gsk, con i suoi siti produttivi senesi, "in particolare quello di Rosia nel quale si effettuano le fasi primarie e secondarie dei vaccini, a sostenere Pfizer-BioNTech e tutte le altre aziende in ritardo nella produzione del tanto atteso vaccino. La capacità del polo di Rosia è ben conosciuta, basti pensare che durante l’emergenza causata dal virus H1N1 (aviaria) si producevano circa un milione e mezzo di dosi a settimana".

"Fra l’altro, Sanofi - continua la Cgil - con la quale GSK collaborerà con il proprio adiuvante per la produzione di un vaccino, ha annunciato un ritardo di almeno 6 mesi. Sarebbe lungimirante da parte della multinazionale britannica GSK decidere di mettere a disposizione della comunità internazionale i propri impianti, così da aumentare considerevolmente la disponibilità immediata di altri vaccini, in attesa di partire con la produzione dell’adiuvante.

Questo impegno potrebbe permettere non solo di avere più dosi di vaccino subito, ma metterebbe in moto un virtuoso percorso di incremento di posti di lavoro nel territorio senese".