Il Pd: "Sisi è di Fn" Lui: "Stop ideologie"

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Quarantotto ore prima dell’apertura delle urne scoppia la polemica su uno dei candidati di Toscana civica, lista che sostiene Susanna Ceccardi. Nel mirino c’è il senese Nicola Sisi, contro cui si scagliano i vertici del Pd. La prima ad aprire il fuoco incrociato è la segretaria del Pd toscano Simona Bonafè: "Scopriamo dal leader nazionale di Forza Nuova che questo movimento sostiene Ceccardi con un candidato nella lista civica a lei collegata. Se qualcuno credesse ancora nel profilo moderato della Ceccardi oggi – sottolinea la Bonafè – ogni dubbio è fugato. Forza Nuova c’è, con un candidato mascherato da civico". E mentre il senatore Dario Parrini annuncia un’interrogazione, il leader nazionale Nicola Zingaretti tuona: "Sono tornati i candidati neofascisti con le mascherine con la scritta ‘Boia chi molla’ e non posso pensare che chi usa quei simboli possa guidare la Toscana. Rispetto opinioni e identità di tutti ma cosa altro deve accadere per non far scattare l’allarme democratico e difendere la Toscana?". Matteo Renzi critica: "Oggi c’è un fascista del terzo millennio messo in lista dalla Ceccardi per prendere i voti dei fascisti del terzo millennio". La stessa Toscana civica prende le distanze da Sisi: "Da noi non c’è spazio per le ideologie". Ma Sisi non ci sta: "Non pensavo di attrarre così l’attenzione. Sono una persona comune – spiega – che dirige un tour operator. Mi hanno invitato a candidarmi e ho accettato, perché non ne posso più di questa situazione. Roberto Fiore e Alessandro Dolci (leader di Fn a Siena) si sono complimentati con me perché parlo di problemi reali. Siamo nel 2020 e ancora si parla di ideologie: Fascismo e Comunismo sono morti. Lancio un appello: andiamo avanti!".

C.B.