Il messaggio di Corsi: "Movida, niente sceriffi. Se serve siamo pronti a fare più multe"

Il vice sindaco ribadisce che la strada maestra è quella del senso di responsabilità e dell’invito a tenere comportamenti corretti. L’amministrazione è pronta a intervenire per frenare l’eventuale accelerazione di eccessi e abuso di alcol

Guardia alta del Comune sui comportamenti nel weekend, assicura il vicesindaco Corsi

Guardia alta del Comune sui comportamenti nel weekend, assicura il vicesindaco Corsi

Siena, 13 febbraio 2021 - Non intende indossare la stelletta da sceriffo e il cappello da Far West, il vice sindaco Andrea Corsi. Chiede senso di responsabilità ai cittadini per l’ultimo sabato in zona gialla lanciando al contempo un messaggio: il Comune continua a stare sulla strada maestra del buon senso, dell’informazione e della dissuasione. Ma tiene gli occhi aperti. E se qualcuno proprio non riesce a stare alle regole possono anche fioccare le multe. Un asso nella manica del Comune, guardando al futuro, quando si parla di ubriachezza e controlli, è il progetto ‘Alcol eye’. "Comporta un coinvolgimento forte di tecnologie che si rifanno all’intelligenza predittiva e che – spiega Corsi – permetteranno di incrociare i dati di traffico, persone e scontrini battuti per individuare i punti dove andare a svolgere i presidi al fine di verificare se c’è stato abuso di alcol e ci si è messi al volante. Chiaro che non è calato in maniera esclusiva sulle vicende dei fine settimana. Il contrasto a certi eccessi non può essere solo su base repressiva. Occorre uno scatto della comunità per dare un’alternativa, che è difficile oggi anche da ipotizzare, a chi in un momento della vita come quello giovanile ha necessità di tirar fuori ciò che ha dentro, esigenza che magari chi ha la mia età avverte di meno. Non vorremmo passare come gli sceriffi, non è la nostra inclinazione. Ciò non vuol dire che ci facciamo prendere dal lassismo". Per quanto riguarda gli aspetti maggiormente legati alla stretta attualità, è l’ultimo sabato sera prima del ritorno in zona arancione. "La Polizia municipale ha elevato sanzioni nel fine settimana a chi è andato un po’ sopra le righe, per esempio abusando con l’alcol. Sono state identificate persone e abbiamo chiesto il rispetto del distanziamento. Elevate sanzioni per il mancato utilizzo della mascherina. E, come sapete, sono scattate per quei pochissimi esercizi commerciali che non hanno rispettato le regole sugli orari che discendono dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Quello che vogliamo fare è semplice: quando si reiterano certi atteggiamenti che non possono essere ammessi, aumentiamo il livello del nostro intervento. Un’iniziativa che, come per il progetto ‘Alcol eye’, va interpretata a tutela di tutti. E’ un percorso educativo che ognuno di noi ha. Mi spiego meglio: se ad inizio pandemia ci sembrava quasi strano uscire di casa sempre con la mascherina, oggi ci siamo abituati. Ma abbiamo acquisito l’educazione ad indossarla perché è un obbligo e al contempo segno di rispetto verso noi stessi e gli altri. Il messaggio che vogliamo mandare è che se si ripetono certi atteggiamenti noi aumenteremo il livello dell’attenzione e non ultimo anche il numero delle sanzioni". Per fare questo c’è necessità di dispiegare sul campo un numero adeguato di forze. "E’ quello che intendiamo fare. Chiaro che la nostra Polizia municipale non ha dotazione organica di 200 persone, sono circa 70. Però non ci tiriamo indietro e il comandante Cosimo Tafuro è il primo ad essere sul campo. Andremo a sanzionare chi magari si presenta in modo recidivo con atteggiamenti che non sono permessi. Ma con quell’attenzione che dicevo in avvio di non essere censori o sceriffi. La sanzione sarà insomma extrema ratio, resta la guardia alta sulla vendita di alcolici ai minorenni, vigileremo sul rispetto dell’orario di chiusura e sul fatto che dopo le 18 non si può andare in giro con la bottiglia in mano". "La mia testimonianza diretta? Anche chi si trova in una situazione di disattenzione, appena si fa notare l’obbligo ripara. Qualche sanzione c’è stata – ammette il comandante Tafuro –, giovani appena maggiorenni o minorenni che non indossavano la mascherina. Abbiamo avvertito anche i genitori perché la sanzione viene comminata a chi ha la responsabilità del ragazzo".