Il leader della Lega "Vaccini sì, terrore no"

"In questo momento la priorità sono i due milioni e mezzo di over 60 che devono ancora ricevere la loro dose"

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Non solo temi locali, Matteo Salvini in visita a Siena per sostenere la candidatura di Tommaso Marrocchesi Marzi, ha parlato anche di vaccini e di green pass. Il governo sta, infatti, preparando il nuovo decreto anti-covid. Fra le tante le ipotesi è allo studio anche qualche modifica per il lasciapassare sanitario che potrebbe essere utilizzato in modo diverso a seconda della situazione epidemiologica di ogni regione. L’idea di estenderlo anche a locali e mezzi pubblici non piace, però, al leader della Lega che, senza giri di parole, si è scagliato contro l’idea alla Macron. "Non ha senso – afferma -. Il green pass oggi necessita di due dosi di vaccino, quindi significherebbe non dare la possibilità agli under 30 di prendere il treno, l’autobus o andare in pizzeria. L’obiettivo deve essere quello di mettere in sicurezza gli over sessanta. Per mio babbo e mia mamma – afferma - il vaccino è giusto e necessario, ma non bisogna parlare di multe, divieti, obblighi, zone rosse, costrizioni per ragazzi e ragazze che, dopo un anno di chiusura, hanno diritto di vivere un’estate sicura e serena. Prudenti si, vaccinati si, ma senza terrore". L’estensione del green pass dovrebbe servire proprio ad incentivare le vaccinazioni in un momento in cui anche l’Italia fa i conti con la variante delta e un aumento dei contagi. Per Salvini, però, la priorità sono i 2 milioni e mezzo di over 60 che ancora non si sono vaccinati. "Bisogna convincerli che è loro interesse mettersi in sicurezza. Non si tratta di costringerli, ma di convincerli– ribadisce – . Il vaccino è fondamentale per le fasce fragili, mentre per i ragazzi non ha nessun fondamento scientifico e ognuno deve essere libero di scegliere. Ogni dichiarazione di questo tipo crea un danno per l’Italia, per gli operatori del turismo, per gli albergatori, per l’economia, per il lavoro e per la salute mentale degli italiani". Infine Salvini si è messo di traverso anche al parere del Cts sul tema vaccini e scuola. "Ci andrei cauto - afferma -. Sulla pelle dei bambini non si scherza. Mettiamo in sicurezza chi rischia la vita, ma lasciamo perdere i bambini".

Simona Sassetti