Il guru Paolini resta agli arresti domiciliari

"Potrebbe reiterare il reato" la motivazione del gip dopo l’interrogatorio di garanzia dove aveva presentato dei documenti.

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Niente da fare. Il presunto guru che era ‘faro’ dell’associazione ‘Nautilus Xenolid’ con sede a Gracciano di Montepulciano, dovrà restare agli arresti domiciliari. Il gip di Firenze Angela Fantechi ha ritenuto di confermare la misura emessa nei confronti di Andrea Paolini alla luce dell’interrogatorio di garanzia dell’uomo – che aveva presentato documenti per chiarire l’effettiva attività svolta senza però rispondere alle domande – e della sua ora ex compagna che lo affiancava nell’associazione, Stefania Fabbro. L’uomo, 46 anni, è accusato di aver compiuto una serie di violenze sessuali (una in concorso con la donna anche se quest’ultima ha rigettato l’accusa davanti al gip) avvenute durante gli incontri di formazione e i corsi ‘Deltalife’. Abusi che, stando al racconto delle adepte fatto agli uomini della squadra mobile, servivano per liberarsi ed essere capaci di superare pregiudizi e blocchi mentali. Sarebbero state rappresentate come pratica assolutamente necessaria a persone che erano soggiogate psicologicamente. Oltre alle violenze l’uomo (che era rientrato dall’Austria per la vendemmia) è accusato di aver esercitato, in assenza dei titoli necessari, la professione di psicologo-psicoterapeuta.

Il gip Fantechi ritiene che Paolini debba restare ai domiciliari perché c’è il pericolo della reiterazione del reato. Può ancora commettere violenze? Ed esercitare abusivamente l’attività di medico? Adesso che si è trasferito in Austria, dove risiede, sta proseguendo l’attività con altri collaboratori? Sembra che il giudice abbia tratto elementi per confermare la misura cautelare dal contenuto degli interrogatori svolti giovedì scorso in cui sarebbe apparsa netta la presa di distanza di Stefania Fabbro, che adesso lavora in un’azienda del settore tessile, da Paolini. Quest’ultimo attende adesso l’udienza del riesame, martedì mattina, a cui però non sarà presente ma verrà difeso dagli avvocati Luigi Paganelli e Michele Vaira.

Il gip Fantechi ha confermato l’obbligo di dimora nel comune di Foiano della Chiana per la Fabbro alleggerendo però le restrizioni perché non ha più l’obbligo di firma e la prescrizione di essere reperibile al domicilio ogni giorno dalle 21 alle 7. Questo perché ha reso interrogatorio ma soprattutto ha chiarito la posizione.

Laura Valdesi