Il Giro d’Italia farà tappa a Siena e Montalcino

Nella città del Brunello l’arrivo il 19 maggio, partenza da Piazza del Campo il 20. L’assessore Tirelli: "Puntiamo molto sul mondo del bike"

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Il Giro d’Italia tornerà a Siena, molto probabilmente in Piazza del Campo, dopo 35 anni. E farà tappa a Montalcino 11 anni dopo la leggendaria vittoria di Cadel Evans, nella settima tappa del Giro 2010, segnata dalla pioggia e con i ciclisti, vincitore compreso, con maschere di fango. La provincia si tinge di rosa, Montalcino e Siena saranno sedi di arrivo e partenza di due tappe del Giro che partirà l’8 maggio a Torino e si concluderà il 30 maggio. Sempre che la pandemia sia meno virulenta e che l’organizzazione della corsa rosa confermi gli appuntamenti senesi.

I registi dell’operazione Giro sono stati l’assessore al turismo di Siena Alberto Tirelli, con il sostegno dell’assessore allo sport Paolo Benini, e il sindaco di Montalcino, Silvio Franceschelli. Attorno al 19 e 20 maggio la carovana rosa arriverà a Montalcino dall’Umbria. E il giorno dopo partirà da Siena per arrivare a Bagno di Romagna. "La trattativa con Rcs è cominciata da agosto - rivela l’assessore Tirelli - e poi è stata definita tra novembre e dicembre. Il nostro obiettivo è consolidare il fascino delle Terre di Siena nel mondo del bike, uno dei settori sui quali vogliamo puntare per attirare turisti slow e di qualità. Abbiamo già fissato le Strade Bianche, la corsa riservata agli amatori, per settembre. Attendiamo che l’Unione Ciclistica Internazionale stili il calendario e decida la data delle Strade Bianche per professionisti, fissata inizialmente per il 6 marzo. E intanto ci godremo il Giro d’Italia, come segnale di ripartenza".

In attesa delle conferme, emergono altri dettagli intriganti. "La richiesta di Rcs - aggiunge Tirelli - è la partenza da Piazza del Campo, non credo ci sia una cartolina migliore per promuovere l’evento e la città. Sul fronte del turismo in bici va valorizzato tutto il territorio, non solo Siena. E con l’Eroica, le Strade Bianche e il Giro sarà una festa di eventi. E un toccasana anche per le presenze alberghiere".

"Può essere un motore di sviluppo importante - spiega l’assessore Benini - anche se siamo ancora lontani dal Trentino. Ma abbiamo imbocato la strada giusta, dobbiamo mettere in rete le strutture e fornire servizi adeguati per investire sul futuro".

Silvio Franceschelli, sindaco di Montalcino, oltre che presidente della Provincia, è ovviamente soddisfatto di ospitare la carovana rosa. "Negli anni ’90 e nel 2010 Montalcino è stata sede di tappa - racconta - e 11 anni fa è stata la frazione più vista di tutto il Giro. Una giornata infernale, sotto la pioggia sullo sterrato. Vinse Cadel Evans, all’arrivo era una maschera di fango e Vinokourov strappò la maglia rosa a Nibali. Una tappa leggendaria rimasta nel cuore e negli occhi dei suivers".

Il percorso della tappa che finirà a Montalcino non è stato ancora definito. "Partirà dall’Umbria - spiega Franceschelli - da Perugia o Spoleto. L’evento è il successo di un lavoro di squadra, assieme a Siena e al Consorzio del Brunello. Così si suggella un legame secolare tra le due città. Stiamo organizzando una serie di eventi, che partiranno il 25 aprile con la Marcia dell’Indipendenza e si concluderanno con l’Eroica a fine maggio. Per il Comune sarà un investimento cospicuo, soprattutto sulla rete delle infrastrutture".

L’ultima volta che il Giro d’Italia ha fatto tappa a Siena fu, come ricorda il nostro Antonio Mannori, il 23 maggio del 1986, la Sinalunga-Siena, 46 km a cronometro. Vinse il polacco Lech Piasecki, davanti a Visentin e con 30 secondi di vantaggio sulla maglia rosa Saronni. Prima del 1986, per sei volte il Giro aveva fatto tappa a Siena. La prima nel 1913, Genova-Siena e vittoria di Eberardo Pavesi. L’ultima nel 1978, Assisi-Siena, con la volata vittoriosa di Francesco Moser sotto la Fortezza, davanti a Gavazzi e De Vlaeminck.

Pino Di Blasio