Il Fondo per la crisi energetica. L’opposizione: "Non si creano servizi"

L’assessore Fazzi assegna 1 milione e 344 mila euro. Pd e ’Per Siena’: "Manca . una visione strategica"

Nuova variazione di bilancio e nuove polemiche in Consiglio. L’assessore Luciano Fazzi ieri ha ufficializzato la creazione di un Fondo per la crisi energetica: "Un milione 344mila euro destinato alle utenze di cittadini e imprese. Il Comune non ha ancora il criterio del riparto – è stato spiegato – in attesa del decreto del Governo. Le risorse sono frutto dell’applicazione dell’avanzo libero da 780mila euro per i Progetti del Pnrr (che verranno coperti con nuovi mutui da 700mila euro), e della variazione alla distribuzione degli utili del Train (un milione e mezzo totale prima destinato al cofinanziamento proprio delle opere del Pnrr)". Fazzi ha poi spiegato che 299mila euro andranno alla produttività dei dirigenti, mentre 143mila euro sono destinati al Turismo, 150mila al progetto zonale, 45mila ai Centri estivi, 380mila sempre per la produttività dei dipendenti e 78mila per i servizi ai disabili. "I 150mila euro in origine destinati all’opera dell’artista Edoardo Tresoldi – ha detto – sono dirottati alla Direzione Cultura. Quanto alle spese, 50mila euro vanno ai rimborsi di Imu e Tasi, 132mila alla mobilità sostenibile, 145mila euro al Palio, 90mila euro ai carburanti dei mezzi comunali".

A sollevare le critiche dell’opposizione, i 50mila euro assegnati all’architetto Andrea Milani per la mostra con la donazione di arte contemporanea. Polemica anche sul "contratto di servizio con il Santa Maria della Scala, svelato – secondo il capogruppo Pd Alessandro Masi – senza una discussione sul business plan". Per Masi "il Comune si muove sul filo di lana del disavanzo. Deve sostenere i cittadini con nuovi servizi, non solo con le agevolazioni".

Duro Bruno Valentini, Pd: "il Comune deve fare una correzione di bilancio perché aveva fatto eccessivo affidamento sulle multe da autovelox. Mentre le aziende sono in difficoltà, ha assunto 180 persone, oltre a dare ogni sorta di incarico (anche oggi 50mila euro solo per l’allestimento di una mostra). Ma il pericolo maggiore sono i ritardi nella realizzazione delle opere finanziate dal Pnrr".

Infine il leader di ’Per Siena’ Pierluigi Piccini: "Meritorio il Fondo per famiglie e imprese, ma per ora ci si muove al buio". E sulla Fondazione Santa Maria: "Perché non ci sono state date le richieste della Fondazione in commissione? I servizi si affidano all’esterno solo se producono risparmio".

Cristina Belvedere