ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Il castello di Montarrenti al Comune. Gugliotti: "Sfida culturale e sociale"

Mercoledì a Sovicille il voto sulla convenzione con la Provincia per la gestione dello storico insediamento

Il castello di Montarrenti al Comune. Gugliotti: "Sfida culturale e sociale"

Il castello di Montarrenti al Comune. Gugliotti: "Sfida culturale e sociale"

Intorno a quelle mura arroccate sopra la strada ’Traversa maremmana’, allo snodo cruciale del collegamento con la Valdelsa, negli anni Ottanta si sviluppò uno dei primi e più importanti scavi dell’archeologia medievale, sotto la guida di Riccardo Francovich. Punto di riferimento per tanti studi a venire e che ora potrebbero trovare rinnovata linfa, grazie all’operazione che mercoledì sarà condotta in porto sull’asse Comune di Sovicille-amministrazione provinciale, che di quel bene è proprietaria. Il consiglio comunale sarà chiamato ad approvare la convenzione per ottenere la concessione dell’area per nove anni.

Una sfida importante, per il Comune, che lo scorso anno ha testato la bontà dell’operazione con una concessione temporanea e avviando un percorso partecipativo, per accogliere indicazioni, suggerimenti e pesare anche elementi critici. Perché l’impegno non è di poco conto, ma altrettanto rilevante è l’opportunità. "È una sfida culturale e sociale – ha affermato il sindaco Giuseppe Gugliotti, nel corso di uno degli incontri – in cui la consapevolezza della comunità deve essere il motore e il sostegno strategico. Si tratta di scegliere insieme le attività, a partire dalle vocazioni del luogo, coniugando innovazione, qualità e compatibilità economica sostenibile. Siamo convinti che cultura, natura e bellezza possano e debbano essere motori di sviluppo".

E quindi, di certo, quel patrimonio archeologico diventa immediata e naturale connessione con quello che sta accadendo poco più in là, nel Comune di Chiusdino, tra San Galgano, il castello di Miranduolo e lo stesso paese. Se di parco archeologico incentrato sull’età medievale si parla a pochi chilometri di distanza, perché non ragionarne anche laddove molti di quei semi sono germogliati?

E non c’è solo questo, nel carnet che il sindaco Gugliotti ha immaginato al termine dei confronti: Montarrenti può diventare sede di tante iniziative culturali, campi solari (già tenuti l’anno scorso insieme a quello della protezione civile), svariate opportunità come lo storico insediamento dell’Osservatorio o la sede del Cai.

Le spese? Sulla carta l’affitto si aggirerebbe intorno ai 25mila euro all’anno, nella pratica il conto si dovrebbe fare alla fine della convenzione, bilanciando gli investimenti di valorizzazione del bene che andrebbero a scomputo del canone. Il progetto lanciato lo scorso anno, ’Castello e comunità’, è ora a un passo dal partire in concreto.