Siena, il caso pakistani finisce su Striscia la Notizia

Le telecamere mostrano l’accampamento della stazione. Dopo Abbadia si lavora all’apertura di un secondo centro accoglienza

Un fermo immagine del servizio andato in onda il 4 gennaio su Canale 5

Un fermo immagine del servizio andato in onda il 4 gennaio su Canale 5

SIena, 6 gennaio 2023 - Il caso dei cittadini pakistani accampati da maggio nel parcheggio sotterraneo della stazione è finito sotto i riflettori nazionali. A portarlo alla ribalta un servizio di Striscia la Notizia, andato in onda mercoledì sera, dove l’inviata Rajae Bezzaz mostra le condizioni in cui, decine di migranti dormono in mezzo a umidità, correnti d’aria e in una situazione igienica precaria. Un colpo d’occhio e una condizione con cui, da tempo, Siena ha imparato a fare i conti senza però arrivare a una soluzione definitiva anche a causa dell’aumento dei flussi migratori. Le telecamere inquadrano anche i cittadini senesi che, anche loro da mesi, ogni sera cucinano e portano un pasto caldo ai migranti nell’area esterna al parcheggio.

Ma a che punto è l’accoglienza dei cittadini pakistani nella nostra provincia? Con l’apertura del Cas di Abbadia San Salvatore nell’albergo Gambrinus, 32 di loro hanno trovato una sistemazione più dignitosa. Nei prossimi giorni sono attese ad Abbadia le ultime 8 persone che completeranno il totale di 40 posti disponibili nella struttura di accoglienza aperta grazie al bando della Prefettura.

Un’altra struttura adibita a centro di accoglienza potrebbe presto aprire i battenti nella nostra provincia e ospitare alcune decine di cittadini pakistani. Nel parcheggio attualmente sono circa 30 i migranti ancora accampati mentre tutte le strutture Caritas hanno messo a disposizione una quarantina di posti letto in tutto tra Arbia, la sede di via Mascagni, Rencine, Camollia e altre sistemazioni. Ma il problema dell’accampamento alla stazione resta. Come restano vuoti alcuni posti letto, al momento sono più di dieci, presenti nelle strutture Caritas e offerti senza però ottenere risposta dagli accampati alla stazione.

Segnale che alcuni dei migranti, forse, hanno timore a lasciare quella che da mesi è diventata la loro casa alla stazione anche per i legami che si sono stabiliti con gli altri compagni di sventura. La certezza, al momento, è che i posti letti disponibili restano comunque inferiori al gran numero di migranti arrivati, ma l’apertura di un nuovo Cas potrebbe offrire una via d’uscita quasi definitiva e aiutare a superare il picco del freddo atteso nei prossimi due mesi.

Intanto continua instancabile l’opera della Caritas, delle strutture come la Corte dei Miracoli e dei tanti cittadini senesi che ogni giorno procurano un pasto caldo e coperte a chi dorme alla stazione e qui, come mostrato nel servizio di Striscia la Notizia, ha anche appeso le lettere dell’alfabeto italiano per imparare la lingua e cercare di costruirsi un futuro migliore.