"Il Brunello va avanti Ha resistito al Covid"

L’industria italiana del vino sta resistendo all’impatto della crisi economica determinata dal Covid-19 e difende il suo primato di ambasciatore d’eccellenza del Made in Italy. Questi, in sintesi, i principali elementi emersi nel corso del Forum delle economie organizzato da UniCredit, in collaborazione con il Consorzio del vino Brunello di Montalcino, per un confronto tra imprenditori ed esperti sugli scenari economici influenzati dalle conseguenze della pandemia e sulle strategie utili alla crescita del business del comparto vitivinicolo. Per il 2020 UniCredit stima un calo del fatturato medio tra il 10 e il 15% circa, previsto però in crescita già da quest’anno, per tornare a raggiungere i livelli pre-covid nel 2022. Spiega il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci: "Nel passato recente il vino tricolore ha viaggiato a ritmi molto più alti di tutti i principali competitor, con un export nazionale cresciuto nell’ultimo decennio di circa il 60% e quello toscano di quasi il 70%. Il nostro settore non deve cambiare quanto piuttosto progredire sulla strada intrapresa, abbinando alla qualità produttiva un affinamento delle risorse commerciali e comunicative. Ed è quello che stiamo facendo a Montalcino, che è riuscito a reagire all’anno del Covid forte del suo brand globale e delle scelte dei suoi produttori. Il nostro Brunello, rispetto al pari periodo del 2020, nei primi 3 mesi di quest’anno ha registrato un +37% di contrassegni".