Il boom dell’export, oltre 2 miliardi in quattro mesi

L’inflazione e il caro energia rendono complicato ripetere i record del 2021. L’effetto traino dell’enoturismo

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Già si guarda alla prossima vendemmia ma è anche il momento giusto per analizzare il trend delle vendite di vino nei primi mesi del 2022. E l’andamento è molto buono. Nel primo quadrimestre le esportazioni segnano +12,6% per un controvalore di 2,3 miliardi. Proiettandosi alla fine dell’anno, potrebbe essere difficile fare meglio di un 2021 da record e nel quale il secondo semestre fece registrare un vero e proprio boom, grazie alla forte ripresa dei consumi post lockdown. Inoltre, quest’anno le cantine italiane devono fare i conti con il problema inflazione, i costi altissimi delle materie prime e le difficoltà di trovare manodopera. Quindi probabilmente i margini saranno minori.

Ciò che potrà offrire ulteriori opportunità di crescita per le cantine del territorio senese è sicuramente l’enoturismo: infatti i trend che si registrano da San Gimignano a Montepulciano, passando per il Chianti, Montalcino e la Valdorcia sono molto positivi, con la presenza di tanti stranieri che inseriscono tra le loro mete di viaggio l’esperienza di degustazione in cantina. Anche in questo caso i numeri parlano chiaro: la Toscana e la provincia di Siena restano ai primissimi posti sul piano nazionale tra le scelte dei winelovers.

G.P.