Il ballo dei vaccini AstraZeneca a Monteroni

Prime dosi somministrate al personale scolastico da 18 a 55 anni nella discoteca Papillon. Saranno 200 al giorno, fino a domenica

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di Teresa Scarcella

In fila, davanti alla porta del Papillon di Monteroni, non per trascorrere una serata in discoteca, ma per sottoporsi alla vaccinazione e quindi a contribuire a questa lunga e faticosa battaglia contro il Covid-19. Ieri pomeriggio sono partite le prime vaccinazioni con AstraZeneca anche a Siena. Le fiale, in questa prima fase, sono destinate al personale scolastico (docenti e non) con una fascia di età compresa tra i 18 e i 55 anni.

Una limitazione che, come ha sottolineato anche Simona Dei. direttrice sanitaria dell’Asl Toscana sud est, consente di ridurre il rischio contagio dal momento che "le persone più giovani, senza malattie particolari, possono essere i vettori più probabili soprattutto se asintomatici, perché possono far circolare il virus senza rendersene conto".

La discoteca, per l’occasione, è stata organizzata in tempi record e strutturata in modo che le persone possano seguire un percorso logico. "Si inizia con l’accoglienza, dove viene presa ovviamente la temperatura, poi si passa alla zona dove i medici compilano insieme a loro la scheda anamnestica e rispondono a eventuali domande e dubbi, per poi arrivare nella sala dove avviene la somministrazione che prevede 5 postazioni – spiega la dottoressa Barbara Rocchi -. A questo punto, nella stessa area, c’è una zona di attesa dove la persona che è stata appena vaccinata attende una quindicina di minuti prima di lasciare la struttura se non subentrano problemi. In caso contrario abbiamo allestito un carrello di emergenza".

In totale, nella prima giornata, sono stati impiegati 4 medici, 5 infermieri oltre al personale Oss e alle associazioni di volontariato che hanno dato una mano soprattutto nella prima fase, quella del check point. Ad aprire le danze è stata Arianna Gabbrielli e l’umore generale dei presenti era indubbiamente di sollievo considerato che molti, se non tutti, aspettavano questo momento da tempo. Fino a domenica, nella sede di Monteroni verranno somministrati 200 vaccini al giorno. Altre sedi verranno allestite anche in Amiata, Valdelsa e Valdichiana: saranno somministrate 100 dosi al poliambulatorio di Pian d’Ovile, 50 a testa al palazzetto del Bernino a Poggibonsi, alla sala polivalente Ex Macelli a Montepulciano, alla palestra della scuola elementare di Abbadia San Salvatore, per un totale di 1.050 dosi su tutto il territorio provinciale nei primi 4 giorni di vaccinazione con Astrazeneca.

"E poi da lunedì ci muoveremo per ridurre i rischi di letalità, con il supporto dei medici di medicina generale, utilizzando altri vaccini, anche se a piccole dosi. Siamo pronti a partire in ogni zona su tutto il territorio, sempre in base ai quantitativi di dosi che avremo a disposizione", ha continuato Simona Dei, facendo ovviamente riferimento alle dosi destinate agli over 80. Da parte del direttore sanitario è arrivato anche un ringraziamento per lo sforzo organizzativo messo in campo in pochi giorni: "Voglio ringraziare la struttura, ma anche il comune di Monteroni d’Arbia, le associazioni di volontariato e tutta la comunità che si è stretta intorno a questo progetto". "Il mio ringraziamento – ha detto Gabriele Berni, sindaco di Monteroni d’Arbia – va all’Asl Toscana sud est per aver scelto Monteroni come punto di partenza. La mia generazione è cresciuta in questo locale, in un’età in cui si coltivano sogni e si vede un futuro ricco di relazioni sociali. Sono orgoglioso che proprio da qui si possa ripartire per riacquistare quella libertà che la pandemia ci ha tolto".