"Ospitiamo gratuitamente nelle nostre residenze oltre 1.400 borsisti (per fasce di reddito e merito) dell’Università, e tanti di più sono i pasti giornalieri serviti nelle nostre mense. Alcune strutture sono datate e hanno bisogno di manutenzione, ma questo è un servizio della Regione che non ha eguali altrove". E’ la versione dell’Azienda regionale per il Diritto allo studio universitario. Che respinge la critica di aver imbellettato i suoi servizi: "Non abbiamo spolverato alcun soprammobile per la visita del Presidente e pur condividendo le proteste dei ragazzi, credo che il servizio sia buono e migliorabile, come superabili sono le mancanze. Qualche volta c’è strumentalizzazione di episodi marginali di un servizio efficiente e di un importante sostegno economico alle famiglie", precisa Andrea Franci, dirigente servizi tecnici Dsu. A lui l’Azienda ha passato la ‘patata bollente’ in attesa della nomina del nuovo direttore. Con il dottor Franci facciamo il punto sul servizio di accoglienza del Diritto allo studio a Siena. Il Dsu ospita 1.435 studenti in 11 residenze, di cui 10 a Siena e una ad Arezzo per la sede distaccata dell’Università: ci sono le due residenze nel comune di Monteriggioni, a Uopini e alla Tognazza, poi 8 in città, la residenza Bandini in viale Sardegna, la De Nicola a San Miniato, in Fontebranda, via Mattioli, via Piccolomini, la residenza San Marco, quella di via delle Sperandie e in via XXIV Maggio. "L’offerta è importante e diversa da una struttura all’altra e la situazione in evoluzione – inizia il dirigente tecnico -. Ci sono residenze recenti, altre più vecchie, alcune sono in centro e altre in periferia. A Siena c’è una concentrazione degli alloggi a San Miniato, presso la residenza De Nicola con i suoi 400 posti letto. In centro storico ci sono 4 residenze: due in buone condizioni, quella di via delle Sperandie e quella in via Mattioli; le altre due sono più datate, con arredi da aggiornare. Ma al momento in quella di Fontebranda stanno per partire lavori di adeguamento degli impianti e su quella di San Marco stiamo investendo sulla centrale termica. Le residenze di Uopini e della Tognazza sono le meno apprezzate seppur siano le più recenti, per la loro dislocazione fuori dalla città: alla Tognazza ci sono 100 posti in monolocali, con angolo cucina qi e a Uopini sono 260 i posti letto suddivisi in appartamenti da 4".
Il Dsu gestisce le mense, che sono gratis per i borsisti e a buon prezzo per tutti gli studenti: in centro storico ci sono la mensa in via Bandini e quella storica di Sant’Agata, la terza è a San Miniato. Solo la mensa Bandini è a gestione diretta del Dsu, le altre due sono in appalto esterno (Gruppo Cascina).
"La mensa in via Bandini – ripercorre Andrea Franci – era del Comune ed è stata acquistata anni fa dal Dsu. Ha bisogno di una ristrutturazione completa, per questo da maggio è chiusa. Siamo in attesa dell’affidamento dei lavori, dopodiché ci vorrà almeno un anno per l’intervento: il Dsu ha già stanziato 2 milioni di euro e 1,2 la Regione per il consolidamento della struttura e il rifacimento delle cucine. Il caso ha voluto che a giugno si sia staccato un pezzo di intonaco dal refettorio di Sant’Agata e anche quella mensa è stata soggetto a lavori, con qualche giorno di disagio per gli utenti. Per decongestionare la mensa di Sant’Agata, abbiamo stipulato convenzioni (effettive da gennaio) con i punti ristoro presenti all’interno dei plessi universitari Mattioli, San Niccolò e San Francesco, che offriranno pasti ai borsisti alle stesse condizioni economiche. Capiamo le difficoltà e le proteste, ma le strutture sono queste e vanno curate con riparazioni e adattamenti".
Paola Tomassoni