"I documenti digitali alla Sclavo accettati in mancanza della carta"

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Un caso simile a quello della Saffi anche alla Sclavo, scuola primaria in Fortezza: lunedì si sono presentati studenti di rientro dalla quarantena. "Alcuni studenti avevano il risultato cartaceo del tampone, con esito negativo; altri invece no – conferma il dirigente scolastico Federico Frati -. Complice forse la conformazione della scuola che ha gran parte degli spazi all’aperto, in un’ambiente protetto e recintato, dove le lezioni si fanno a porte e finestre aperte, tutti sono stati fatti entrate a scuola. Le insegnanti hanno poi chiesto la documentazione di rientro e di integrarla, laddove mancava qualcosa, al più presto con il necessario". Un altro atteggiamento rispetto a quello adottato alla Saffi, di fronte alla mancanza del pdf generato dalla piattaforma digitale regionale che certifica il risultato del tampone sul registro sanitario personale.

"Purtroppo c’è l’aggravante di una procedura che tutela la privacy e non consente alla scuola di conoscere lo stato di salute degli studenti - prosegue il preside Frati -. Noi abbiamo fatto firmare un patto di corresponsabilità alle famiglie che le impegna a seguire le procedure e fornire la documentazione, in caso di presenza di sintomi influenzali come di rientro da quarantena o isolamento. In mancanza di certificati cartacei abbiamo suggerito anche la validità di documenti digitali, come la fotografia del registro sanitario. Capisco quindi l’invito ad atteggiamenti collaborativi fattoci recapitare dall’assessore all’istruzione Paolo Benini, che prendo come tale, un suggerimento ad andare oltre: per far in modo che anche la burocrazia non ostacoli ulteriormente un anno ancora difficile".

p.t.