Nella vecchia scuola di campagna il primo home restaurant di San Gimignano

Federica Continanza, personal chef, racconta la sua esperienza con Casa Grazia, inaugurata il 5 giugno 2021

Federica Continanza

Federica Continanza

San Gimignano, 16 ottobre 2021 - Federica Continanza, madre maremmana, padre lucano, è cresciuta intorno al tavolo di cucina, dove fin da piccola si divertiva a impastare le prime creazioni e scoprire i sapori della tradizione. E' diventata chef professionista, fa l'insegnante di corsi di cucina e da poco anche ha aperto un home restaurant, il primo a San Gimignano. Si chiama Casa Grazia.

Com'è nata questa idea? «Dopo aver lavorato nella ristorazione a Firenze e Empoli, sono diventata una personal chef, libera professionista. E sono stati proprio i miei clienti a suggerirmi di aprire un home restaurant. 'Non ce l'hai un posto – mi hanno chiesto – dove poter gustare e degustare quello che fai?. Così mi sono messa a cercare dopo due anni ho trovato Casa Grazia». Dove si trova? «Nella 'scuolina' di San Gimignano, la vecchia scuola di campagna degli anni Trenta. C'è un bel giardino, da lì si vedono le torri e dentro c'è un grande camino. E' un luogo molto accogliente». Perché un home restaurant e non un ristorante? «Ho scelto questa formula perché non voglio restare aperta tutti i giorni, ma solo su prenotazione. Inoltre, non sempre si viene a Casa Grazia e si paga. E' un luogo dove faccio anche le dimostrazioni. Le aziende portano i loro prodotti, per esempio l'olio, e io li uso per fare dei piatti». Casa Grazia ha aperto il 5 giugno scorso e non siamo ancora in una fase di ripresa vera e propria. E' preoccupata? «No, assolutamente. Sono soddisfatta. Se volessi potrei stare aperta tutti i giorni. Il turismo è ripartito, questa estate ho lavorato molto e da me prenotano anche italiani. Creo menù personalizzati, anche per chi ha delle intolleranze, e uso solo prodotti di stagione. In questo periodo, per esempio, sono protagonisti i porcini e le zucche. Il ristorante 'a casa mia' è un luogo dove coccolo gli ospiti, come fossero miei familiari, dove le persone si sentono a loro agio e mangiano in libertà».