"Green pass, la scuola affronti la nuova sfida"

I presidi si preparano all’inizio dell’anno scolastico: "Pronti a sensibilizzare i docenti alla vaccinazione, c’è in gioco l’interesse collettivo"

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Sanzioni per i professori senza Green pass, ma anche per chi non si assicura che siano in regola. Si parla di una cifra che va da 400 a mille euro per coloro che sono preposti ai controlli del possesso della certificazione verde. Il 1° settembre è alle porte e anche se l’obbligo del certificato verde per il personale scolastico e universitario non genera malumori tra i dirigenti scolastici senesi, quello che rende loro perplessi è ancora una volta la mancanza di tempestive informazioni su come muoversi. Ogni estate è tempo di attesa per capire cosa fare. Lo scorso anno c’era da capire come muovere banchi, gestire le aule, adesso c’è da capire come gestire i docenti.

"Quello che sappiamo è quello che si legge nel decreto – afferma il preside dei Licei Poliziani Marco Mosconi –, stiamo aspettando le linee guida. Io sono favorevole al Green pass per i docenti, anzi metterei tale imposizione anche per gli studenti – aggiunge –. In questi giorni mi hanno chiamato alcuni professori per capire cosa devono fare, l’80 per cento di loro è vaccinato, ma c’è anche chi non poteva farlo. Probabilmente manderemo una mail ai professori per capire se sono o meno vaccinati". Nel decreto si legge che "al fine di garantire la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione in presenza del servizio essenziale d’istruzione", si dovrà avere ed esibire il Green pass. "Il mancato rispetto delle disposizioni è considerata assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento".

"La scuola deve dare il buono esempio – commenta il preside dell’Ic Mattioli, Federico Frati – lo facciamo per mestiere quello di portare avanti questi valori. La linea è corretta, il mio giudizio è più che positivo. Ai professori che non lo hanno fatto dirò che lo sforzo deve andare al di là delle proprie convinzioni, l’interesse è collettivo. Il compito è complesso, ma è inutile portare avanti la polemica delle sanzioni. È bene rimboccarsi le maniche. Questa è una sfida dove non mi tirerò indietro".

Una sfida, dunque, che vede ancora una volta il mondo della scuola in prima fila e c’è anche chi, fra i docenti (una netta minoranza anche nelle scuole senesi) è pronto a sottoporsi al tampone che, tuttavia, avrà una validità di sole 48 ore, pur di non fare il vaccino. Fare tamponi ogni due giorni diventerà, però, decisamente oneroso (da 2mila a 4mila euro nel corso di un anno scolastico). Quello che si chiedono i presidi è: "Come faremo a capire in tempo chi si è vaccinato o meno – afferma la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo ’Federigo Tozzi’, Floriana Buonocore –? Servirà fare un censimento o ci sarà un sistema automatico che ci rivelerà chi lo è come avviene con i vaccini obbligatori negli alunni? E’ chiaro che le difficoltà da affrontare saranno molte, c’è anche chi ha preso il Covid e fra poco avrà il Green pass scaduto. Se mi chiedete se siamo pronti, la risposta è no. Quando ci verrà detto cosa dobbiamo fare lo faremo. Il tema però resta un altro – afferma Buonocore, allineandosi al parere delle sigle sindacali – ovvero che rientreremo a scuola con i soliti problemi: le classi pollaio, i trasporti e la quarantena da fare anche se vaccinati. Il Green pass, certo, ci farà stare più tranquilli, ma per un rientro in totale sicurezza non sarà sufficiente".

Simona Sassetti