La famiglia di Arturo scrive alla città. "Grazie per l’affetto nel dolore"

Il ricordo di passioni e amicizie del ragazzo ucciso dal pirata della strada

Arturo Pratelli, aveva 17 anni

Arturo Pratelli, aveva 17 anni

Siena, 10 gennaio 2019 - Continua a sorridere Arturo. Nel cuore della sua Siena, della sua Contrada, della sua Robur. Degli amici, di chi lo ha amato, di chi lo ha pianto. Di chi ha stretto a sé la famiglia Pratelli. Che oggi ci scrive, per ringraziare chi le ha donato, nella sofferenza, tanto, sincero, amore.

Riceviamo e pubblichiamo.

«In un momento di così profondo dolore, sentiamo il bisogno di scrivere queste righe per esprimere la nostra gratitudine per la vicinanza e l’enorme affetto ricevuti in questi giorni. Un abbraccio fortissimo va a tutti i contradaioli dell’Aquila, la nostra Contrada-famiglia, che ci hanno aiutato a crescere Arturo e a farlo diventare quel ‘personaggio’ che era; dove sono nate le sue prime grandi amicizie e dove il suo cuore ha vibrato di passione dal primo all’ultimo giorno della sua breve vita. Ci sentiamo anche di gridare «Forza Margherita» e «Forza Gianvito», vi siamo vicini! Come noi, anche Arturo aveva bisogno di vivere piccole ma frequenti emozioni: ed ecco che è nata la sua intensa passione per la Robur.

Per questo un abbraccio va ad Anna, ai dirigenti, ai mister, ai giocatori di oggi e di ieri e ai tifosi che lo hanno visto in prima linea, dalla sconfitta di Parma, mentre muoveva i suoi primi passi, alla vittoria di Piacenza, con al collo la sua sciarpa dei Boys. Arturo era il primo a essere convinto che, quando quelle gloriose maglie scendono in campo, è importante, quando possibile, sostenerle dai gradoni di uno stadio, piuttosto che simpatizzare davanti alla tv. Abbracciamo anche tutto il Gs Berardenga, i suoi compagni di squadra, i compagni di scuola e i docenti del Liceo Scientifico Galilei e dell’Istituto Sarrocchi.

Un grazie anche a tutte le persone che, come il babbo, operano nel mondo agricolo e all’intera Arma dei Carabinieri che si è impegnata mirabilmente nella causa. Un altro abbraccio va a Giuseppe e a tutta la comunità di Sovicille, alla Policras e agli amici di Arturo che, dopo avergli voluto così tanto bene, si sono uniti tutti assieme al nostro cordoglio.

Infine vogliamo abbracciare Luigi, gli assessori, i consiglieri e tutta l’amministrazione comunale di Siena che ci sono stati vicini; i senesi di Contrada e tutti quelli che si sono presi un pezzettino del nostro dolore e hanno sofferto e pianto insieme a noi.

Ci sentiamo orgogliosi di poter vivere questa Città, divisa per pochi giorni all’anno, ma pronta a unirsi come solo Lei sa fare, quando Le viene strappato via uno dei suoi figli».

La Famiglia di Arturo