«Dovevo essere insieme ai giraffini. Non solo perché sono il sindaco»

.De Mossi rientra da Milano per il ricevimento delle autorità della Contrada. Domani sera cena della vittoria per oltre 1000

La consegna delle monete

La consegna delle monete

Siena, 20 settembre 2019 - «Ero ad un processo a Milano. Quando mi sono reso conto che si prolungava più del previsto sono stato preso dall’ansia. E mi sono chiesto perché. Dovevo esserci qui, ma non era questo l’impulso. Piuttosto una necessità indipendente dal ruolo che svolgo in via temporanea». Parla con il cuore il primo cittadino Luigi De Mossi, giacca rossa che sa di omaggio alla Giraffa. «Il Palio non è solo una festa quanto uno spezzone della nostra vita. Non ci si annoia mai, guai pensarlo un rito vuoto bensì il rappresentarsi gli uni con gli altri. Insomma – rimarca il concetto – ci vogliamo essere perché è parte di noi. Dovevo presenziare sì, in realtà volevo esserci». Una battuta sul numero delle Carriere ogni anno – ‘due tranne quando ci sono... a sorpresa’ – che conferma come in cuor suo De Mossi culli l’idea di organizzarlo prima che il suo mandato finisca. Chiude con «i complimenti ad una Contrada elegante e civile che sa vincere... Anche perché ci è abituata».

Il sindaco consegna poi le monete al priore Lombardini, l’onorando ricambia con una stampa. Quindi il dono al maestro di campo Riccardo Frosini, al comandante della polizia municipale Cesare Rinaldi e ai due bambini che hanno tirato su le ghiandine abbinando cavallo e Contrada, Pier Filippo Fineschi e Vieri Brocchi. Un applauso accoglie sul palco Tittia, accompagnato dalla compagna Ilaria, a cui viene donato il giubbetto della Giraffa. Poi tocca ai proprietari del barbero vittorioso, Tale e quale: Claudio Sestini, Rio Citernesi, Duccio Ravenni e Lucia Toto che arriva all’ultimo tuffo. Ora i riflettori si accendono sulla grande cena della vittoria di domani sera in Piazza Provenzano. Oltre mille a tavola ed un’atmosfera magica.

La.Valde.