La Giraffa chiude i festeggiamenti per la vittoria del 2019

Il capitano Casini: "Apparecchiatura per 700 ma saremo la metà per via delle restrizioni". Sì a programmare presto la nuova stagione

La cena della vittoria del settembre 2019

La cena della vittoria del settembre 2019

Siena, 5 settembre 2020 - La vittoria oltre quattordici mesi fa. Era il 2 luglio 2019. Tittia e Tale e quale volavano sul tufo gettando il cuore oltre l’ostacolo. Conquistando per la Giraffa un successo epico, per pochi centimetri. Che verrà celebrato stasera nella Cena del piatto, rigorosamente all’aperto, in piazza Provenzano. Capitano Stefano Casini che effetto fa questo evento che doveva essere a maggio e viene dopo due Palii annullati.  «E a quasi un anno dalla cena della vittoria.... Una sensazione strana anche perché i posti saranno distanziati. Si apparecchia per 700 persone ma noi saremo la metà. Tutto è stato predisposto a norma, verranno numerati e ciascuno sa dove stare e accanto a chi si trova. L’ingresso sarà in via del Moro, l’uscita da via Lucherini. Non mancheranno gli igienizzanti nei vari punti della piazza, le mascherine sono obbligatorie quando uno si alza da tavola. Come al ristorante, insomma. Mancherà la consueta spontaneità di questi appuntamenti ma è così e dobbiamo adeguarci. L’alternativa? Non farla ma chissà come sarà il 2021! Almeno si conclude un ciclo». Anche per il capitano? «Mi riferisco all’anno 2019. Per il resto vediamo che succede».  Ospiti particolari? «Ma no... le autorità civili e religiose, Giovanni (Tittia, ndr) e la sua famiglia. Si consegneranno le pergamene, le nappe ai mangini, l’asta al capitano vittorioso... come da tradizione».  E’ stato chiesto al sindaco di conoscere già il primo dicembre le date del Protocollo dei cavalli.  «Sappiamo che non è semplice e non ci sono certezze, nella vita di ogni giorno si naviga a vista. Discoteche di nuovo chiuse, stadi ancora senza pubblico... Vero che gli eventi collegati al Palio inizieranno a primavera 2021 ma la programmazione si può fare prima. In modo che ciascuno possa compiere le sue valutazioni in maniera concreta, anche come investimenti sui cavalli. Quando passa un mese e non sai, passano due e ancora niente... Almeno ci sono norme e regole nero su bianco. Poi è chiaro che tutti ripetiamo ‘speriamo che vada bene’. I piani si cambiano ma almeno c’è un percorso delineato».  Chi perde di più o di meno in questa stagione? «Perdiamo tutti, sia chiaro. Ma nel Palio a risentirne maggiormente sono stati i più giovani, chi aveva investito per fare una bella provincia. Anche le Contrade ovviamente perché gli eventi sono mancati e quelli fatti sono, gioco forza, in tono minore. Un’annata nera. Speriamo di rimettersi in carreggiata il prossimo anno».