Giorgi: "Selva, quasi 600 a cena Poi concentrati sull’estrazione"

Il capitano vittorioso di Vallepiatta si gode la festa. E guarda avanti, non escludendo debutti fra i giovani

di Laura Valdesi

SIENA

"Sensazione strana effettuare la cena del piatto quasi tre anni dopo la vittoria. Come lo è avere ancora il Drappellone di Milo Manara in chiesa. Tutto molto particolare", ammette il capitano della Selva Alessandro Giorgi alla vigilia dell’evento, slittato per via della pandemia. "Speriamo – aggiunge – che sia un momento storico unico per generazioni poiché la città e tutte le Contrade hanno verificato cosa vuol dire non correre il Palio".

Domani piazza San Giovanni torna ad essere salotto buono della Selva ospitando, appunto, la cena che chiude i festeggiamenti dell’Assunta 2019. Quante persone a tavola?

"Poco meno di 600. Sono certo che vivremo una bellissima serata. Un appuntamento tradizionale, dunque senza ospiti. Ci sarà ovviamente Tittia, fantino vittorioso".

L’estrazione a sorte del 29 maggio segna la ripartenza e il tanto atteso ritorno alla normalità.

"L’aspettiamo con tanta voglia di correre ma questo credo che valga non solo per le quattro Contrade sul tufo di diritto ma anche per le altre nove che, oltre a noi, sperano nella dea bendata. Sei da estrarre non è banale".

Il capitano della Selva quali cambiamenti registra negli equilibri e dunque nelle strategie?

"Ritengo che sia ancora più difficile leggere il Palio proprio perché veniamo da due anni nei quali non si è corso. E anche sul fronte dei cavalli aumentano i fattori di incertezza".

Meglio preferire per il lotto di Provenzano nomi che hanno già corso in Piazza? Il sindaco al riguardo ha dato un’indicazione chiara.

"Personalmente credo che in ogni Palio sia lungimirante e positivo inserire due o tre cavalli, fra virgolette, nuovi. A maggior ragione dopo questo lungo periodo di inattività nel quale le gerarchie fra i mezzosangue che hanno corso possono essersi modificate".

Remorex?

"Io personalmente e anche tutta la Selva nutriamo un affetto particolare per questo cavallo che ci porta a sperare di vederlo in Piazza. Tradizionalmente, poi, la mia Contrada è favorevole a prendere i soggetti migliori".

Parliamo di fantini: ci sono giovani emergenti in odore di debutto?

"Sì, ci sono dei ragazzi promettenti che meriterebbero di correre e per qualcuno di loro nel 2022 ci potrebbe essere la possibilità di un esordio".

Affisso il cartello dell’estrazione a sorte iniziano le scaramanzie.

"Per il momento non ce ne sono che io sappia ma c’è tempo per arrivare al 29".

Fra i big qualcuno indosserà un giubbetto a sorpresa?

"Ogni anno il Palio va letto come un libro da scrivere con tanti fogli bianchi. Quindi ci può stare".