Gingillo: "Sono tornato e ho fame di Palio"

Il fantino rientra dopo un anno di squalifica. Il successo nella Lupa gli ha aperto un ventaglio di opportunità

Gingillo con la futura moglie Federica

Gingillo con la futura moglie Federica

Siena, 7 gennaio 2020 - «Com’era l’umore un anno fa? Ad agosto avevo vinto, quindi buono. Prima la squalifica era stata dura da accettare, sia chiaro. Comunque nel complesso il 2019 l’ho trascorso bene anche se i mesi del Palio quando non ci sei non passano mai. Il 17 agosto per me era già Capodanno". Gingillo, tre Carriere conquistate, pensa al 2020 mettendosi alle spalle le fasi difficili.  

L’insegnamento tratto dal 2019? "Quando corri ‘giochi, anche se puoi vincere o perdere. Da fuori mi sono limitato ad osservare i colleghi ed il comportamento di certe dirigenze. E’ risultato utile per avere una situazione chiara nell’inverno".  

Gingillo sa insomma su chi può contare o meno da subito. "Sì ma, in realtà, conto su tutti. E’ il mio lavoro. Chi viene e dà fiducia vedrà la porta aperta. Chiaro tuttavia che le Contrade che sono state presenti te le ritrovi più ‘forti’ già adesso".  

Restiamo all’anno appena concluso senza correre in Piazza: devi ringraziare qualcuno? "I dirigenti che hanno creduto in me già prima della vittoria e che mi hanno dato la possibilità di provarci. Ringrazio Federica (la futura moglie, ndr) che mi è stata accanto e mi ha fatto passare l’annata molto meglio del previsto".  

Tre big famelici – Tittia, Scompiglio e Brio – ma anche Gingillo non scherza. "Io lo sono anche più di loro. Ci ho messo anni a rivincere il Palio. La fame è intatta. Mi trovo in una situazione ottimale: sono contento e ho diverse Contrade che mi seguono. Si è aperto un bel panorama dopo il successo nella Lupa e intendo sfruttare il momento. Tra l’altro ho un’esperienza che anni fa non possedevo, né intendo commettere errori che magari in passato posso aver compiuto sulla gestione".  

Sarà dunque una bella ‘guerra’ a luglio in Piazza. "Una battaglia dove vince uno e basta".  

Scompiglio ha perso per un soffio a luglio 2019, Brio per una narice ad agosto: è dura da mandare giù. "Se perdi può essere di una narice o anche di mezzo giro, il risultato è lo stesso. Chiaro che quando accade come negli ultimi Palii brucia ma vuol dire che hai la coscienza in regola avendo dato il massimo".  

Parliamo di cavalli: Remorex va preso? "Sì, sì... i cavalli buoni vanno messi dentro sempre. Comunque è presto per parlare di questo argomento".  

Anche Tottugoddu viene guardato con grande attenzione. "Si è comportato bene al debutto, meritava di entrare nel lotto".  

Qualche allievo a scuderia? "Da me c’era e resta Giovanni Puddu. Farà la provincia".  

Riavvicinamento di Gingillo al Bruco visto che Brio non è più fantino di Contrada? "Normale che fossero concentrati su di lui ma credo, comunque, che il rapporto con Andrea sia rimasto ottimo. Tuttavia se quella del Bruco è una porta aperta, ben venga. Il Palio è strano, non si sa mai quali situazioni si creano. Se c’è anche quella di via del Comune bene, come altre".  

Delle Contrade che corrono di sicuro a luglio ci sono per Gingillo Valdimontone e Lupa. "Non c’è dubbio ma devono uscirne altre sei".  

Come definiresti questo Provenzano? "In nessun modo ad ora, finché non è completo il canape".  

Mossiere promosso o bocciato? "Per me promosso, certo non mi ha danneggiato non avendo corso! Battute a parte, mi sembra che si sia comportato bene a vederlo da fuori. Lo può rifare benissimo ma decideranno i capitani".  

Il più bel regalo di Natale? "Ritrovarmi con tutta la famiglia perché siamo sempre impegnatissimi tutto l’anno".  

Si sperimenta il cigno in provincia? "Potrebbe essere da valutare, deciderà il Comune".  

Cavalli francesi Gingillo ne ha sempre?

"Due sì, altrettanti li ho venduti. Ho preso qualche nome nuovo, vediamo alle visite dell’Albo cosa dicono i veterinari".

Laura Valdesi © RIPRODUZIONE RISERVATA