Rubano i caschi ai loro coetanei, presi grazie alle telecamere

Tre ragazzi di Chiusi derubati da tre coetanei umbri. Hanno ammesso il furto e restituito il maltolto

Carabinieri (foto d'archivio)

Carabinieri (foto d'archivio)

Chiusi (Siena), 24 maggio 2019 - Potenza delle telecamere di videosorveglianza: in soli tre giorni il furto di tre caschi da motociclista è stato risolto nel migliore dei modi dai carabinieri di Chiusi Scalo.

Tutto è cominciato con la classica gita domenicale al lago Trasimeno da parte di tre ragazzi chiusini, che avevano lasciato le loro motociclette davanti ad un esercizio pubblico nel comune di Magione, in provincia di Perugia. Al rientro i caschi che avevano ancorato ai bauletti con le maschere da motocross erano spariti.

I carabinieri di Chiusi Scalo, dopo la denuncia dei tre, hanno iniziato le indagini recuperando i video ripresi nell’arco orario dei furti da alcune telecamere private di videosorveglianza. L’impegno, la pazienza e la determinazione dei militari sono stati presto premiati, perché una delle telecamere aveva ripreso la targa dell’auto di uno dei tre responsabili dei furti che si erano spartiti il bottino.

Quell’auto era intestata a un ragazzo di origine marocchina residente a Deruta. Convocato in caserma ammetteva gli addebiti e si riconosceva nel video che gli veniva mostrato, sentendosi incastrato. Ha poi fatto i nomi dei complici per cui prima è stato convocato in caserma un primo complice, un 17enne anch'egli di Deruta, poi l'altro.

Il primo si è presentato in caserma accompagnato dai genitori, che già lo avevano convinto a collaborare; ha restituito il casco sottratto. Stesso atteggiamento anche per l’ultimo dei tre, un diciottenne di Torgiano.

I tre giovani sono stati denunciati per furto aggravato. La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari.