Fronteggiamenti in Piazza dopo il Palio, la sentenza slitta ancora

L’udienza chiave in cui il giudice Mosti doveva assegnare la perizia per l’identificazione dei contradaioli è stata rinviata al 17 novembre

Polizia in Piazza per il Palio (foto d'archivio)

Polizia in Piazza per il Palio (foto d'archivio)

Siena, 9 settembre 2020 - Slitta ancora il processo ai contradaioli di Nicchio, Valdimontone e Onda per i fronteggiamenti in Piazza dell’Assunta 2015. Quando sembrava, il 3 marzo scorso, che la sentenza potesse arrivare a breve sulla vicenda, essendo terminata l’istruttoria, ecco il lock down. E adesso è stata fissata una nuova data, proprio il 3 settembre scorso la comunicazione alle parti. Non questo mese a settembre, come previsto, bensì il 17 novembre.  Ma andiamo per ordine. Come è accaduto per moltissimi processi a giugno c’era stato il differimento della data. Così l’udienza chiave, nella quale alcuni contradaioli si sarebbero presentati in aula per il confronto con foto e filmati, era stata rimandata a lunedì 21 settembre. I pool legali stavano dunque valutando le mosse quando il giudice Ottavio Mosti ha emesso un decreto di rinvio perché non tiene udienza, «per disposizione tabellare», in quel giorno. Si va dunque al 17 novembre.  Non sarà possibile per molti senesi assistere al passaggio delicato che si prospetta in aula per via delle regole del distanziamento che dovrà essere mantenuto. Già gli avvocati sono molti, impossibile poi sedersi gli uni accanto agli altri oppure stare in piedi, spalla a spalla, com’è avvenuto fino a prima del lock down. Passaggio chiave, si diceva. Perché l’istruttoria si è conclusa e non ci sono più testimoni da sentire. C’è però da disporre una perizia per l’identificazione-contestualizzazione degli imputati nei frame e nelle foto presenti nel fascicolo. Che è stata ritenuta necessaria per cristallizzare – dopo il braccio di ferro sul tema avvenuto durante il dibattimento – la presenza in Piazza del Campo quel 15 agosto 2015, in un determinato momento. Ossia quello nel quale sarebbe avvenuta la rissa contestata ai contradaioli.

Quando si svolse l’ultima udienza a marzo il giudice Mosti fece chiaramente intendere che avrebbe preferito una dichiarazione spontanea alla perizia. Ma non tutti sono di questo parere. Ad annunciare che l’avrebbero fatta era stato l’avvocato Alessandro Betti riferendosi ai suoi assistiti dell’Onda. «Disponibili ad una ricognizione-identificazione attraverso spontanee dichiarazioni nei modi che il giudice indicherà», le sue parole. Insomma, servirà ancora tempo prima di arrivare alla sentenza. Si andrà probabilmente al 2021. Nella speranza che il processo venga proseguito dallo stesso giudice visto che dal prossimo anno potrebbero esserci dei cambiamenti perché alcuni magistrati sono già a Siena da quattro anni.