‘Fortza Paris’ Il sogno del Palio dei fantini sardi

Mostra nell’entrone e il libro di Marco Cheli Presentazione stasera con Cianchino e Bruschelli

Siena e la Sardegna vicine grazie al Palio e ai giovani fantini che lasciano l’isola per avvicinarsi alla nostra festa. Una realtà inedita che, per la prima volta, Marco Cheli racconta nella sua mostra nel Cortile del Podestà ‘Fortza Paris’: dodici scatti dal suo omonimo libro, 112 pagine e cento foto. La presentazione oggi alle 19. Analizzo - dice l’autore, grafico e designer - il rapporto fra le due culture raccontando la vita degli aspiranti fantini che dalla Sardegna tentano la fortuna con il Palio. Lo stesso sentimento di sfida che ho affrontato approcciandomi a loro. Introduzione di Eleonora Mainò".

‘Fortza Paris’?

"In sardo vuol dire ‘Avanti tutti insieme’. In sardo, lingua e non dialetto, sono anche i titoli dei quattro capitoli del libro, ispirati a canzoni, preghiere".

I protagonisti?

"Antonio Mula, Andrea Sanna, Marco Bitti, Giovanni Puddu e Paolo Arru, con un’apparizione di Andrea Zurru, per lui Siena è stata una breve parentesi prima degli ippodromi britannici".

Anche Aceto è sardo.

"La sua vicenda supera il mio racconto ma è presente nel libro. Ho inserito Antonio Mula con la sua prova al Palio dell’agosto 2019 per il Bruco. Mi sono ricordato che Aceto, ventenne, il 29 giugno 1964 esordì nel Palio con i colori della stessa Contrada. Ho riportato la vicenda".

La trama?

"Copre l’arco di una stagione paliesca: il lavoro nelle scuderie, le corse in provincia e extra moenia, le prove di notte in Piazza e le batterie. Mi fermo: per questi giovani fantini la corsa del Palio è un sogno. Una parte è dedicata al Palio di Oliena in Sardegna",

Parla di omaggio a Siena.

"Nei giorni in cui avrebbe festeggiato la presentazione del drappellone".

Come è nato il libro?

"Ho iniziato a rifletterci quando sono stato guardiafantino ".

La storia più eclatante?

"Tutte belle e particolari. Mi sono affezionato a quella di Giovanni Puddu per la determinatezza della sua fidanzata Alessia: lo ha seguito a Siena, lasciando la Sardegna, la famiglia e il resto".

Gli attuali aspiranti fantini e la generazione di inizio anni ‘60?

"Prima potevano stimolati da denaro, volontà di abbandonare una vita difficile e, sfruttando la loro capacità a cavallo, di affermarsi nel Palio e nelle corse. Oggi si muovono per la passione: ragazzi che a cinque anni montano a cavallo; lasciano famiglia, certezza economica, affettiva e vengono a Siena"

La presentazione?

"Con Salvatore Ladu e Luigi Bruschelli: due personaggi del Palio, due punti di vista a confronto. Un fantino sardo e uno senese che ha fatto crescere tanti fantini sardi. Distanziate ci saranno venti sedie ma, con il rispetto delle condizioni e protezioni, voglio che sia una festa della città. L’invito è aperto. Spiegheremo il progetto con testimonianze di ospiti, nomi di spicco dell’ambiente paliesco". Fino al 2 luglio.

Antonella Leoncini